Campania: Rosaria Sica, coordinamento provinciale UDC, su questione rifiuti

“Questo tema affligge e condiziona la Regione Campania da alcuni decenni ed ha attraversato le diverse amministrazioni regionali, di centrosinistra e di centrodestra.
E, purtroppo, ancora oggi , i fatti di Battipaglia dimostrano che non è stata imboccata la via d’uscita.
Due sono le questioni:
-La prima è che si pretende di programmare senza ascoltare i territori, con un nuovo centralismo regionale che non ci convince.
Non è più il tempo di decidere senza la partecipazione del territorio.
Forse è il tempo di affidare ai territori, alle loro amministrazioni, il compito di programmare una gestione integrata dei rifiuti.
Soprattutto non è più il tempo dei maxi impianti, che devono ricevere tutta la spazzatura della provincia, come accade allo Stir.
-La seconda questione che evidenzio è che si deve pensare al ciclo dei rifiuti come ad un ciclo industriale basato da un lato sulla differenziata e dall’altro su impianti moderni ed efficienti , capaci di trasformare la parte finale , non riciclabile dei rifiuti, in ricchezza con una di distribuzione degli impianti nell’intero territorio.

Spero che la regione Campania ascolti l’allarme dei cittadini di Battipaglia ,ma anche di Eboli e degli altri comuni presenti.
Questo territorio è penalizzato non solo perché destinatario di discariche ed impianti.
La verità è che è penalizzato perché ci si ricorda di quest’aerea soltanto quando si tratta di mandarci l’immondizia.
Non se ne ricordano quando si tratta di destinare risorse importanti per infrastrutture o per i grandi eventi culturali.
Queste cose vanno altrove, qui arrivano le briciole, i contentini.
Io auspico che le amministrazioni , insieme, facciano sentire la propria voce ed il peso delle loro popolazioni, non solo per dire no , come è giusto , al trasferimento dell’immondizia, ma anche per pretendere investimenti, occasioni di sviluppo e di crescita”