Esperienze con il prof.Giuseppe Capozzoli e lo scrittore Domenico Rea: Riceviamo e Pubblichiamo

Dicembre 1979. Mi recai a Giungano, pervenuto lì mi diressi presso l’abitazione del Prof. Giuseppe Capozzoli , insegnante di discipline umanistiche, da poco conosciuto. Mi accolse, conversammo su varie tematiche, tra le quali l’estro artistico/letterario; prediligeva il delizioso giochicchiare coi figlioletti: <<La sintonia con i fanciulletti è assai semplice raggiungerla:occorre ridiventare bambini>>. In quel periodo egli dirigeva la Editrice Italica, mi regalò alcuni volumi , tra cui “I morsi di Acetus”,<<libro di poesie ironiche, satiriche, giocose>> come le definiva, del quale era occulto autore. Gli presentai delle mie elaborazioni, una di esse, alcuni mesi dopo,apparve sul volume ‘Poeti italiani del nostro tempo’; gli dissi che avevo intenzione di scrivere una lettera ,ed  inviare un insieme di una trentina di liriche allo scrittore e giornalista napoletano Domenico Rea. Realizzai il proposito.

Nel 1993 conobbi il leggiadro cantore di SPACCANAPOLI e GESU’, FATE LUCE;  a Salerno, nel corso di una delle manifestazioni Martedì Letterari organizzate dalla Preside Prof.ssa Giovanna Scarsi, presso la sede della Associazione.Rea aveva conseguito, qualche mese prima, il Premio Strega , in virtù del romanzo NINFA PLEBEA; mi presentai, con mio esteso stupore appresi che si ricordava della nostra conoscenza epistolare: relativamente alla singolarità del mio nome, quando lo lesse sul plico contenente le poesie, pensava fosse quello di una donna!Inoltre  aveva apprezzato una lirica in particolar modo. Interrompo un attimino la narrazione per evocare il ricordo del direttore di  Nuovo Sud (disponevo di uno spazio artistico-scientifico, ho scritto per diversi anni), il caro Dr. Italo Santoro, scomparso nel giugno 2015. Conosceva benissimo Rea (che scrisse i suoi primi brani proprio su Nuovo Sud), i cui pezzi erano conservati in un settore ,un giorno me li evidenziò, raccontandomi diversi episodi inerenti alla loro bella amicizia;in uno scaffale, poi, teneva custodita una sequenza di articoli, che dimostravano l’analogo esordio giornalistico, avvenuto sulle colonne di Nuovo Sud,del direttore di ‘le Cronache’ Tommaso D’Angelo. Di seguito la lettera autografa e la lirica summenzionata:un dialogo con l’Aldilà,ostinata Padrona ,insegna a tutti il suo ‘mestiere’: UNA RAPINA NELLA BANCA STELLATA DEL SOGNO. Rea la definì ‘singolarmente originale’.  Proseguendo con la carrellata di rievocazioni correlate alle mie ‘interazioni’ con la realtà cilentana, nel 1980 l’editore Franco Di Matteo, titolare di Studio P Edizioni, dirigeva una Collana di poesia; alla quale aderii con la raccolta di liriche intitolata NEL DOLORE, silloge che venne prefata dal Prof. Claudio Di Mella. Riporto un breve brano di recensione.<<… La tecnica rivela qualche ingenuità ed il linguaggio, talora associato  in combinazioni ardite, altre volte animato da immagini in libertà, è talvolta punteggiato di echi  di letture di poeti, vicini o lontani – Leopardi, Virgilio – inevitabili in un giovane poeta, appena all’inizio di un iter, che auguro lungo e fecondo>>.Infine, 2 rappresentazioni grafiche eseguite     da fanciulletto, disegnate in 3a. Elementare, insegnante era il maestro Vincenzo Torsiello; il Quale illustrò a mio padre,venditore di carni in rione Torrione di Salerno ed “intenso praticone” (una istantanea rievocazione relativa al mio genitore:operaio sin da ragazzino,svolgeva mansioni presso un’azienda Manifatture Cotoniere, rassegnò le dimissioni a 34 anni; si dimise per svolgere l’attività che prediligeva) l’efficace tecnica di conservazione dei disegni a pastello: ricoprirli con cera bianca di candela, distribuendo con un pennello la colata.Relativamente alla scala pesante posta vicino alla casetta gialla,sicuramente non rappresentava il massimo della sicurezza e di stabilità statica:si reggeva in precarissimo equilibrio, poggiata ad una estremità su un albero, l’altro estremo era collegato ad una foglia! Un (in termini scherzosi) “accostamento surrealistico” a dir poco azzardatissimo!!!

Giuffrida Farina