Piana del Sele: Circolo Libertà e Giustizia, adesione appello per Pace

Costituzione della Repubblica Italiana  ART. 11:  L’Italia ripudia la guerra  come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.Questo è un appello urgente per la pace. Un appello alla civiltà suprema del dialogo, della sua umanità, della sua intelligenza. Leggiamo e apprendiamo di bombe, di grandi eventi nucleari, di raid preventivi. Un irresponsabile e impressionante gioco alla guerra che deve essere subito fermato. Chiediamo con forza alle Istituzioni internazionali, ai Governi del mondo che si metta a tacere l’assurdo di queste intenzioni che porterebbero a effetti disastrosi e di morte già tragicamente vissuti. Facciamo appello alle cittadine e ai cittadini affinché si mobilitino per diffondere il più possibile voci e iniziative di pace anche in nome della nostra Costituzione che sempre ci ricorda che “l’Italia ripudia la guerra”.
Carlo Smuraglia – Presidente Nazionale ANPI                                                         
Francesca Chiavacci – Presidente Nazionale ARCI                                            
Susanna Camusso – Segretario generale CGIL
Annamaria Furlan – Segretario generale CISL
Carmelo Barbagallo – Segretario generale UIL
Roberto Rossini – Presidente Nazionale ACLI
 Aderiscono: Don Luigi Ciotti, Alessandro Pace, Sandra Bonsanti (presidente emerita di Libertà e Giustizia), l’ARS (Associazione per il rinnovamento della sinistra), Articolo 1 – Mdp, Legambiente, Rete della Conoscenza, Greenpeace Italia, Libertà e Giustizia circolo Piana del SeleAlla vigilia delle celebrazioni del 25 aprile, eccoci a chiedere ancora che la nostra Costituzione venga rispettata.  L’appello “urgente” per la pace, lanciato da ANPI, ARCI, ACLI, CGIL, UIL, CISL, al quale aderiscono associazioni e persone che da sempre lottano per la difesa dei diritti sanciti nella nostra Costituzione, è un segnale di quanto noi cittadini dobbiamo ancora insorgere contro chi la ignora, e che purtroppo troviamo nelle Istituzioni.  Questo, a pochi mesi dal referendum del 4 dicembre in cui il “popolo sovrano” ha bocciato quegli stravolgimenti che erano stati proposti “disinvoltamente”, da chi confidava forse nell’approvazione acritica dei cittadini.