Dislessici, la ricerca non s’arresta!

di Rita Occidente Lupo

Bambini dislessici possono migliorare le proprie capacità di lettura, grazie ad una stimolazione cerebrale elettrica, non invasiva, a bassissima intensità. Il trattamento, sperimentato dai ricercatori di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, sta dando brillanti risultati. Quello della dislessia, disturbo di natura genetica, biologica, ambientale, che porta ad una difficoltà nella lettura. In Italia circa il 3% dei bambini in età scolare, con ripercussioni sull’apprendimento, sulla sfera sociale e psicologica. Ancora continuano ricerche per capire cosa si verifichi nel cervello di tali soggetti: finora rilevata la presenza di aree cognitive poco attive o con un livello di attivazione alterato. Gli esperimenti con l’impiego di elettrodi, hanno registrato un sensibile miglioramento dei pazienti coinvolti. Occorrerà approfondire le indagini, prima di poter giungere a conclusioni ottimali per tanti, che vivono ancora il dramma di tale patologia.