Cristophe Galfard, l’universo a portata di mano

Giuseppe Lembo

Le previsioni nelle parole del titolo non sono assolutamente fantascientifiche. Sono, come l’umanamente possibile, tutte da scoprire; sono parte del futuro del mondo. Pur mancando le certezze, non c’è assolutamente fantascienza.  È quanto potrà accadere nel lontano futuro, al futuro dell’uomo che un giorno lontanissimo, potrà emigrare anche in altri mondi, avendo così, come casa possibile, non più la Terra, destinata a scomparire, ma l’universo, che potrà essere la nuova casa per l’uomo del mondo. Tutto questo non è, comunque, fantascientifico; tutto questo è parte di un domani possibile; misteri oggi inconoscibili, non saranno assolutamente tali per sempre. Un libro fresco di stampa di Cristophe Galfard. Il titolo che ben dà la dimensione del suo contenuto è “L’universo a portata di mano”. Con la traduzione di Giuliana Oliviero, è edito da Bollati – Boringhieri (pagine 304, euro 29). L’autore del libro Cristophe Galfard è un fisico francese. In una interessante intervista con Giulio Giorello pubblicata sul Corriere della Sera – supplemento “La lettura”, l’autore, con assoluta chiarezza di idee, a voce alta riflette sulla scienza oggi; sulle sue ambizioni e su tutte le speranze possibili per quello che sarà il futuro dell’umanità, con mondi assolutamente diversi da quelli che oggi conosciamo come mondi umani, purtroppo, destinati inevitabilmente a scomparire ed a cedere il posto, in un futuro lontano, ad altri mondi che, non è fantascienza, diventeranno la nuova casa dell’uomo, dalla vita non più terrena ma cosmica, essendo, in un futuro lontano, la Terra cancellata dal sole. Una buona introduzione alla lettura del testo di Galfard ci viene dall’intervista all’autore di Giulio Giorello. Inizia chiedendogli della grave sofferenza scientifica attuale dovuta alla diffusa malattia della “Depressione Filosofica Copernicana”; una sofferenza che, dice l’autore, ancora oggi prova di chi e sono tanti, si sente soffocato dalla vastità del nostro universo e dall’assoluta marginalità in esso dell’uomo e del suo vivere altrettanto marginale. Galfard, in modo esaltante e convincente si pone in atteggiamento entusiastico per come l’uomo nel passato si è rapportato all’universo, da sempre una incredibile fonte di sogni e di gioia. Secondo Galfard le dimensioni e le energie presenti nello spazio cosmico vanno al di là di qualsiasi cosa e sono assolutamente ben lontane da tutto quello a cui siamo abituati e che possiamo scientificamente provare sulla Terra. Lo scorso anno, dice Galfard, l’energia sprigionata da due buchi neri visti dal rilevatore LIGO è stata pari a 50 volte l’energia di tutte le stelle dell’universo visibile, messe assieme. Tanto, con una violenza mai conosciuta prima. La violenza in natura, contrariamente a quella umana, è di una grande ed indescrivibile bellezza; è la bellezza in assoluto. Aggiunge, tra l’altro, il nostro fisico, che le leggi della natura, ci dicono che quando nell’universo si raggiungono nuovi stadi di energia, appaiono anche nuove realtà. Non si può impedire la morte del sole e con il sole della Terra; quello che sicuramente si può è di imparare a viaggiare a e per grandi distanze nello spazio. Nel lontanissimo futuro del mondo, c’è questo. C’è una mutazione dai contorni assolutamente imprevedibili e tutti da mettere insieme, dove e per i quali, possiamo ritrovare l’uomo nel ruolo di homo faber di un nuovo mondo, fatto non più dalla Terra, ma dall’Universo, la nuova casa nel futuro dell’uomo; dell’homo faber di un mondo nuovo. Nei secoli a venire, con l’apporto delle tecnologie al servizio dell’uomo, può succedere di tutto e di più. Nel Medioevo era impensabile andare sulla luna; cosa oggi, assolutamente possibile. Si può tranquillamente andare anche sulla luna. Dalla Scienza e solo dalla Scienza possono venire le tante risposte sul come funziona l’universo; si tratterà di risposte che verranno solo dalla Scienza, osservando attentamente e concretamente il “mondo reale” ed avendo come base di partenza tutto quello che già conosciamo e che, in quanto tale, è già parte di NOI. La teoria, come quella dell’”inflazione cosmica” è ad oggi, teoria e solo teoria; se dovessero aversi riscontri felicemente reali, verrebbe fatta luce su molti misteri cosmici. Già Kant parlando del sistema delle “stelle fisse”, andava affermando che si trattava di un “mondo di mondi”. Tra l’altro Kant attraverso il suo pensiero filosofico aveva maturato il libero convincimento che i pianeti di un qualche sistema solare potessero, tra l’altro, ospitare vita intelligente. Continuando con il suo dibattito delle idee, il fisico Galfard, anche se affascinato dal lontanissimo futuro di una possibile emigrazione umana nell’universo e dalle altrettanto lontane prospettive di poter abitare altri mondi, invita a stare ancora con i piedi sulla Terra, la grande madre di vita intelligente. Nell’invitarci alla concretezza di un presente, ancora fortemente terreno, non esclude che lo spazio brulichi di vita e che potrebbe, tra l’altro, trattarsi anche di vita intelligente. Tanto, si può solo supporre; non ci sono assolutamente riscontri e quindi certezze scientifiche; trattasi di mondi lontani ed in quanto tali, scientificamente sconosciuti. Ci sono molti campi per l’uomo della Terra di cui non si sa nulla. Ma proprio nulla! L’universo è il grande sconosciuto.  Sconosciuta è anche la gravità quantistica che si manifesta nei due “buchi neri” visti dal rilevatore LIGO, all’origine dell’universo o della materia oscura e dell’energia scura che assieme, costituiscono il 96% dell’energia presente nel nostro universo, tra l’altro, tutto da scoprire; tra l’altro, con molti tesori, tutti da scoprire nel futuro; nel futuro del mondo con un’umanità in cammino verso mondi sempre più sconosciuti, con il possibile approdo finale all’universo, sostitutivo della Terra; è questo, un nuovo mondo per il futuro; un mondo tutto da scoprire, con un suo lontanissimo nuovo rapporto uomo-universo, sostitutivo dell’attuale rapporto uomo -universo -Terra.