Salerno: rifiuto alloggio all’Ave Gratia Plena, riceviamo e pubblichiamo

Spett.le Redazione, alla luce degli eventi descritti di seguito, riporto la lettera inviata al presidente dell’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù. Questa lettera vuol essere una denuncia ad un’amara constatazione di disumana intolleranza che le strutture ricettive della nostra città riservano alle persone in grave disagio. Spero che la sensibilizzazione dell’opinione pubblica di fronte a questo incivile rifiuto possa servire a migliorare il valore civico nella coscienza di tutti i cittadini. Grazie

Gent.mo Presidente Ass.ne Italiana Alberghi per la gioventù,

sono un cittadino salernitano che dedica un po’ del suo tempo per aiutare coloro che si trovano in difficoltà. A Salerno vive una Signora (di cui non rivelerò l’identità) in grave disagio. Separata con due bambine, una di 7 anni ed una di 18 disabile, con invalidità al 100%, ha subito uno sfratto per morosità incolpevole nel mese di settembre e da allora è costretta a sopravvivere grazie all’aiuto della solidarietà civica ed agli scarsi interventi istituzionali. Seppur in grado di sostenere un minimo fitto mensile (grazie alla pensione di invalidità della figlia disabile) la famiglia non riesce a trovare una casa perché impedita dalla disumana legge di mercato che vede i proprietari di casa non fidarsi, quindi non accettare coloro che sono senza “busta paga” ed haimé anche coloro che hanno a carico familiari con handicap. In questa disagiata situazione la famiglia è costretta a trovare ricovero, da ormai tre mesi, in strutture ricettive a basso costo che spesso sono disposte anche ad accoglierle applicando tariffe scontate. Seppur con estrema difficoltà questa difficile situazione ha retto fino a pochissimo tempo fa. Ora le esigue risorse sono finite e la situazione è diventata insostenibile. Solo grazie all’intervento della Caritas, di alcune associazioni di volontariato, della Chiesa, siamo riusciti a trovare strutture di accoglienza che potessero garantire loro un tetto per la notte. Purtroppo ieri notte la signora e le figlie sono state costrette a dormire in auto perché a Salerno la scusa della kermesse “luci di artista” è un’arma valida per rifiutare il ricovero, seppur a pagamento, di persone in grave difficoltà nelle strutture ricettive cittadine. Stamattina dopo alcune ore passate alla Caritas per cercare di risolvere i problemi contingenti a questa situazione, un’associazione si è resa disponibile a pagare qualche notte presso l’ostello di Salerno AVE GRATIA PLENA. Con non poche difficoltà di spostamento per la bambina disabile ci siamo recati presso il front office della struttura speranzosi di risolvere, pur temporaneamente, un disagio che travalica i limiti dell’umana coscienza. Giunti all’ostello ci siamo ritrovati ad affrontare un’amara delusione. La receptionist di turno è stata inflessibile nel dire che la struttura non accoglie cittadini residenti a Salerno, ma solo coloro che provengono da altre località. La banale scusa, motivo di rifiuto, non ha trovato in noi alcun riscontro di umana dignità. Le motivazioni che ci spingevano ad insistere erano nell’interesse dei minori disagiati, vittime inconsapevoli di una società avversa ai loro umani bisogni. A nulla è servito la richiesta di parlare con un responsabile, la disponibilità a pagare e perfino l’intestazione della camera ad una volontaria residente in altro comune. L’ostello che espone all’ingresso il vostro bellissimo logo, motivo di vanto e di garanzia di buoni servizi, non ha voluto sentire ragioni ed ha malamente scacciato la famiglia. Eppure lo scopo della Vs. realtà associativa è nel vostro statuto, all’art. 4 leggo: “[…] per consolidare e sviluppare la solidarietà fra le genti, per rafforzare i valori della convivenza civile e per contribuire al miglioramento morale,…”Inoltre la Vs associazione si fregia di essere ENTE MORALE per Decreto del Presidente della Repubblica. A questo punto vorrei chiederLe se Lei è a conoscenza del fatto che questa struttura, che annovera tra gli associati non rispetta affatto quanto previsto dal succitato articolo e rischia di infangare quella moralità di cui vi fate giustamente vanto grazie al riconoscimento presidenziale. Sono certo che la sua sensibilità non lascerà disattesa questo accorato appello di riconoscimento dei valori morali a cui ognuno dovrebbe guardare prima di potersi definire uomo. Certo di un suo riscontro, Le invio i miei più Cordiali Saluti
Francesco Virtuoso