Napoli: 2 ediz. Pazo Contest, 3 band in finale

Bianca Fasano

Facendo seguito al successo della prima edizione, stiamo giungendo al termine di questa seconda edizione del Pazo Contest: il 12 maggio tre band si giocheranno la finale per portarsi a casa il premio messo in palio dall’organizzazione. Partito con l’invito degli organizzatori di Napoli, tra cui Andrea Pasqualini (musicista già noto al grande pubblico) e Nicola Papa, disc jockey, che hanno sponsorizzato per ogni dove la loro idea semplice ma esplosiva: “Se hai un gruppo che suona brani inediti,partecipa al PAZO CONTEST. Si terrà al GOOD FELLAS  di Napoli e Bcoli, con premi che vi consentiranno di avere una visibilità maggiore nel mondo discografico e in quello pubblicitario! La partecipazione è gratuita!”Sponsorizzato da parte di BECK’S, l’evento, come già per la passata stagione, è stato creato allo scopo di lasciare spazio a “tutte le band emergenti che sentono la necessità di esprimere la propria arte e che hanno il desiderio di figurare in una vetrina a forte carattere pubblicitario ad ampio raggio.” Il 19 Gennaio 2015 la grande festa della musica dal vivo ha preso il via con 21 band e ora il 12 maggio, saranno, invece, tre sole band a giocarsi la finale per portarsi a casa il premio messo in palio dall’organizzazione. Di cosa si tratta? Ecco:
– La registrazione di un brano presso lo studio PROFESSIONALE ” L ‘ Arte dei rumori Studio ” di Silvio Speranza;
– La registrazione di un videoclip in maniera PROFESSIONALE con i ragazzi di INCOLORE COMMUNICATION;
– La possibilità di essere ospiti a WEBRADIONETWORK con il mitico Saverio Senzio (traghettatore impeccabile anche per questa edizione);
– Una serie di articoli on Line volti anche valorizzare il progetto musicale con l’ausilio dei partner ufficiali, quali l’ufficio stampa “L’Accademia dei Parmenidei ” e il “vaporetto.com ” che ne hanno seguito il percorso ricco di risvolti e sorprese
. Dice in proposito Saverio Senzio, che ha seguito “IL Pazo” dall’inizio, anche nella passata stagione:-“Comincia il countdown per la finale del “Pazo Contest 2015″. Sapete che a questa manifestazione sono legato, oltre che da un discorso lavorativo, anche da un vero discorso di affetto.. (Sarà ca simm cresciuti insieme..e io sono un romanticone) ma vi garantisco che il piacere di ascoltare buona musica live e gustare del buon cibo sarà ampiamente ripagato dalla finale del contest. Vi aspetto tutti martedì 12/05/2015 presso il GOOD FELLAS per scoprire insieme la band vincitrice della seconda edizione”
Gli organizzatori segnalano una grande eterogeneità nei generi tra tutti i partecipanti (come è giusto che accada in un contest) e una bella e insolita novità di quest’anno, di cui dicono:-” la partecipazione di tre band solo STRUNZ ALI, una delle quali è riuscita ad arrivare in finale appunto. Questa la troviamo una cosa molto insolita ma anche gradita,  dato che in un paese che ha una forte tradizione musicale legata al testo, in una manifestazione come questa,  alla fine la spunta una band senza “paroliere “. Va anche detto che però il livello è veramente alto:).”- Al termine della terza e ultima semifinale del 27 Aprile è stata decretata la terza band finalista: complimenti agli ARAPUTO ZEN!
I nostri rallegramenti vanno anche alle altre due band che hanno dato vita alla splendida serata, L’ERBA SOTTO L’ASFALTO e GERARDO ATTANASIO.”-
In finale gli organizzatori non possono non ringraziare:-“tutti coloro che hanno composto le giurie tecniche: Silvio Speranza,  Fabrizio Fedele, Enrico Pizzuti, Aurelio Fierro jr, Tommaso Bruno, Ugo Bruno, Toto Allozzi, Andrea Palazzo, Sergio Casamassima, Francesco,  tour manager degli Almamegretta e James Senese, Francesco Caruso, Salvatore Zannella ( batterista degli Almamegretta e BungtBangt), Bob Gallino,  il GoodFellas Napoli e Bacoli, e gli staff, Valentina D’Aiuto per le bellissime foto,  Giusiana Fusco, che ha dato un contributo eccezionale e infrazioni fondamentale,  Saverio Senzio che è una colonna portante del Pazo ormai, Salvo Parrella e Massimo Arena (rispettivamente fonico a Napoli e infrazioni Bacoli) e i partner: L’Accademia dei Parmenidei,  il vaporetto.com, Silvio Speranza e L’ Arte dei rumori Studio,  INCOLORE COMMUNICATION, lo studio grafico KREIDEA, la BECK’S, WEBRADIONETWORK.” Un altro aneddoto da segnalare quest’anno è l’eliminazione alla prima serata di una delle band partecipanti in quanto all’insaputa dell’Organizzazione hanno presentato dal vivo dei brani non INEDITA,  ma cover. Ricordiamo infatti che il pazo contest è una manifestazione unicamente per brani INEDITI !  Si è tenuto a puntualizzare “il neo”, non allo scopo di denigrare deliberatamente la band in questione (che non viene nominata), ma per ribadire la correttezza e il rigore dell’organizzazione. Come per la scorsa edizione quanti hanno pianificato e condotto in porto anche questa seconda edizione, si aspetta infine di poter consegnare il premio al progetto musicale più valido e con le migliori prospettive discografiche, tanto con l’auspicio  di poter dare una mano a tale piano di lavoro anche nel prossimo futuro  (come del resto accaduto con la band vincitrice della prima edizione,  la Piccola orchestra per prestazioni Occasionali) e a tal proposito si sottolinea la varietà delle band in finale. Oltre agli ARAPUTO ZEN  band strumentale la quale si diverte molto a comporre musica che potremmo definire “etnica” ( ma che in realtà è intrisa di elementi jazz e di musica classica nel senso stretto), abbiamo una band , I TRENI NON PORTANO QUI, l’unica finalista, la quale ha testi solo in italiano e si muove sulla scia di un cantautorato  che in Italia è “sempreverde” ma un po’ più europeo e strizza l’occhio ad un gergo un po’ più moderno e ad un po’ di elettronica nei beat e nei synth. Infine ci sono gli SNOOZE, una band dalla formazione classica rock (due chitarre, basso batteria e voce ) che ha testi in inglese e un brano in italiano e che svaria in un genere molto indie, il quale sicuramente si rifà ad un rock di stampo britannico e con molti richiami ’70 s. Vale la pena dire che loro sono tra quelli che hanno meglio recepito lo spirito del Contest. Ci è giunta voce che,qualche serata fa, sia nata una “discussione” tra giuria tecnica, pubblico e band, a causa del fatto che ci siano troppi “ragazzi” i quali scrivono in inglese, pur trovandosi a lavorare in Italia, per cui, ragionando nell’ottica di “sfondare” sicuramente si parte un tantino svantaggiati.  Questi stessi, nel corso della serata successiva, hanno presentato un brano in italiano, dimostrando di aver preso in maniera costruttiva una critica mossa loro durante il Pazo.