Sinodo chiude battenti: divorziati e coppie omo… NI!

di Rita Occidente Lupo

“Il vostro parlare sia Sì o No!” Qualcuno, di nome Cristo, oltre duemila anni fa nella Palestina. Invitando ad essere chiari, nell’estrinsecare il proprio agire, senza compromessi. “Non potete seguire due padroni, Dio e Mammona! …Chi vuol venire dietro di me, prenda la sua croce…larga la via che conduce alla perdizione…” Un Vangelo scomodo, che insegna a rinnegare se stessi, per una propria identità in vista escatologica salvifica. Un annuncio che non fa costruire il Paradiso in terra, ma che lo fa guardare già da questa terra, rispettando il Vangelo. Nessuno obbligato a seguirlo, altrimenti la salvezza coercitiva e lo stesso, campo di concentramento! Ebbene oggi, pare che la Chiesa debba rispettare i tempi, forzando il Magistero, per adeguarsi ai tempi. Per paura di perdere i cattolici dalle Parrocchie, la vicinanza sacramentale di chi anche in “forme imperfette d’unione”, chiede di poter accedere all’Eucarestia. Il Sinodo sulla famiglia di questi giorni, che si riannoderà a quello ordinario del prossimo anno, lascia aperta una materia incandescente. Una nuova dimensione sociale della stessa famiglia e pressioni da tempo sull’accesso all’Eucarestia dei divorziati. Finora, soltanto i matrimoni sciolti dalla Sacra Rota offrivano, essendo i coniugi stimati liberi sacramentalmente dopo la nullità, in quanto le nozze viziate, l’opportunità di ricevere la Comunione. Ora pare che dai porporati, spiragli che lasciano intravedere altre possibilità. Anche se ancora poco chiari i termini, nonostante Papa Francesco, in apertura, avesse precisato che tale summit si sarebbe dovuto muovere nella linea della chiarezza e del coraggio, senza timore, la spaccatura di vedute. Ed invece, nel discorso del perdono, dell’accoglienza, la misericordia ed il discrimine, per valutare singoli casi. Non un principio fermo quindi, ma affidato al discernimento pastorale, il lasciapassare per tale sacramento. Il che rischia d’ingenerare confusione e di registrare diversi parametri di giudizio da parte presbiterale, in quanto sarà il soggettivismo ad imperare. Come anche per le nozze omo, ritorna il concetto che ricchezza proviene anche da “forme imperfette d’unione” e si parla di “prospettive inclusive”. Una Chiesa che accompagna, segue, chi vive unioni a volte non regolari, lacerato da situazioni conflittuali o si ritrova a vivere convivenze per svariati motivi, anche economici. Tutto ciò, non ancora ben marcato, rischia di sbandare proprio il mondo cattolico, che finora ha avuto ben chiaro l’insegnamento del Magistero, conducendo anche le sue battaglie contro divorzio ed aborto. Ora, proprio quella risicata fetta cattolica ancora in piedi, che auspica il recupero di misticismo e  tradizione,  rispetto della fede e monito al concetto di peccato, non riesce a comprendere come l’agire ossequioso dei comandamenti, possa essere orientato diversamente, in nome dei tempi che mutano. Forse, proprio perchè s’accelerano troppo “certe mode”, il mondo cattolico sta prolassando: recuperare la tradizione, ma soprattutto la spiritualità, con una condotta etica impostata sul Vangelo, non stonerebbe, giacchè il Nazareno predisse: “Passeranno i cieli e la terra, ma le mie parole non passeranno!” Al momento, divorziati risposati e omo surriscalderanno la scena per il Sinodo vero e proprio dell’ottobre 2015!

Un pensiero su “Sinodo chiude battenti: divorziati e coppie omo… NI!

  1. Ho partecipato alla cerimonia di un battesimo avvenuto nel Maggio 2000 nella chiesa di S.Anna, parrocchia dello Stato Città del Vaticano, celebrato dal cardinale australiano Cassidy. I genitori erano sposati solo civilmente perchè un coniuge , prima sposato religiosamente, era divorziato. All’ultimo minuto non è potuto essere presente il padrino designato. Ha fatto le sue veci,in chiesa, un amico di famiglia, protestante. Non credo che il cardinale Cassidy,che all’epoca dirigeva il dicastero vaticano per il dialogo con i non cristiani,abbia fatto una cosa contraria alla dottrina della Chiesa cattolica,apostolica,romana.

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