Generazione Voglio Vivere: rifiuti Ospedali eterologa, petizione Ministro Lorenzin contro tale fecondazione

Nel dibattito sulla fecondazione artificiale e in particolare sull’introduzione dell’eterologa in Italia  in corso in queste settimane si registrano i primi rifiuti da parte di alcuni Ospedali all’avvio di tali pratiche presso le strutture interessate. Ci rincuorano e incoraggiano queste prese di posizione che di fatto rimandano al mittente l’autorizzazione concessa dai Presidenti di Regione! Il Policlinico Gemelli di Roma ad esempio ha chiaramente rifiutato la fecondazione eterologa e, tramite il direttore dell’Istituto di Bioetica dell’Università Cattolica Antonio Spagnolo, ha spiegato la sua posizione: “La fecondazione eterologa a causa dell’anonimato va contro il diritto del nascituro a conoscere i propri genitori biologici. E dalla prospettiva della coppia la genitorialità risulta frammentata” perché “il bambino non nasce come frutto dell’amore tra due persone ma perché un gruppo di medici riceve dei gameti e li mette insieme”. Oggi voci contrarie alla normalizzazione nel nostro Paese della fecondazione tout court e di quella eterologa in particolare vengono anche da chi pratica la fecondazione in vitro da anni.  Edoardo Somigliana, responsabile del centro di procreazione medica assistita della fondazione Ca’ Granda – Policlinico di Milano, in una recente intervista al Corriere della Sera ha affermato: “Con i progressi delle tecniche di procreazione assistita ormai si tende a trasmettere l’idea che si possa fare tutto e sempre. Noi invece ogni giorno dobbiamo chiarire che per le donne dopo i 40 anni non è facile avere figli. (…) Spiace, ma è la biologia a stabilirlo. Invece di propagandare l’eterologa in età avanzata, bisognerebbe fare campagne per sottolineare questo concetto e mettere in grado le coppie giovani di avere figli”. Queste voci, che risuonano in modo forte e chiaro nel mezzo della confusione generata dai sostenitori di queste pratiche che calpestano i diritti del nascituro, sono un forte stimolo a non arrendersi allo stato delle cose!
Ad oggi quasi 2700 persone si sono unite a Generazione Voglio Vivere per esprimere al Ministro della Salute il proprio sdegno per l’ulteriore deriva etica che l’Italia ha imboccato con l’introduzione dell’eterologa.

Onorevole Ministro Lorenzin, l’approvazione da parte della Conferenza delle Regioni delle linee guida in merito alla fecondazione eterologa ha nuovamente dimostrato come i diritti del nascituro vengono sistematicamente calpestati ed ignorati. Ancora una volta nessuno ha preso le parti di quei bambini a cui prima sarà lesa la dignità, poiché trattati come materia da laboratorio, e poi sarà tolta loro la possibilità di crescere e conoscere il proprio padre o la propria madre. Desidero quindi esprimerLe il mio totale disaccordo riguardo i nuovi e concreti passi verso l’introduzione della pratica della fecondazione eterologa in Italia .