Salerno: Marika Kaufmann al Museo dello Sbarco

Venerdì 11 aprile, alle ore 10, presso il Museo dello Sbarco di Salerno, in via Generale Clark, Marika Kaufmann in Venezia, inaugurerà la sezione riservata alla storia della Shoah, dedicata a “Shlomo Venezia”. All’evento interverranno:

Shalom Bahbout – Rabbino capo della comunità ebraica di Napoli e del sud Italia

  • Pier Luigi Campagnano – Presidente della Comunità ebraica di Napoli
  • Ermanno Guerra – assessore alla Cultura del Comune di Salerno
  • Edoardo Scotti – giornalista, segretario generale del Museo dello Sbarco
  • Nico Pirozzi, giornalista, coordinatore del progetto “Memoriae”
  • Nel corso dell’incontro, al quale parteciperanno gli studenti del Liceo “Alfano I” di Salerno, che presenteranno alcuni brani musicali legati alla storia della Shoah e del più tristemente famoso campo di sterminio nazista, sarà proiettata la video-intervista “Shlomo Venezia – Stück 112727 del Sonderkommando Auschwitz”. Shlomo Venezia, numero di matricola 112727, fu deportato ad Auschwitz-Birkenau l’11 aprile di settant’anni fa. Il mese precedente era stato arrestato a Salonicco assieme alla madre, le tre sorelle e il fratello (la madre e le tre sorelle furono assassinate il giorno stesso del loro arrivo nel lager). Destinato a lavorare in un Sonderkommando, la squadra di internati specializzata nelle operazioni di smaltimento e cremazione dei corpi dei deportati uccisi nelle camere a gas di Auschwitz-Birkenau, Shlomo Venezia sopravvisse in maniera fortunosa alla rivolta dell’ottobre 1944, alla liquidazione del campo del gennaio 1945 e alla successiva marcia della morte. Ha impiegato più di quarant’anni per cominciare a raccontare della sua terribile esperienza, divenendo nel corso degli anni uno dei testimoni più autorevoli della tragedia vissuta dagli ebrei d’Europa negli anni a cavallo tra il 1940 e il 1945. Un’esperienza narrata con tono distaccato, senza odio, che ha instancabilmente raccontato nelle scuole e in tutti i luoghi in cui è stato chiamato a testimoniare la sua storia di “barbiere” del Sonderkommando Auschwitz. Nel 1997 l’attore Roberto Benigni l’ha voluto come consulente nella realizzazione del film vincitore di tre oscar “La vita è bella”; dieci anni dopo, nel 2007, ha dato alle stampe il libro di memorie “Sonderkommando Auschwitz”, tradotto in varie lingue; nel febbraio 2010 è stato ospite della prima edizione di “Memoriae”, nel corso della quale è stato insignito del Magen David d’oro riservato ai testimoni della Shoah. È venuto a mancare nell’ottobre 2012, a 88 anni.