Eboli: Cardiello, ordinanza antiprostituzione illegittima

Cardiello, FI “Ordinanza anti prostituzione: altro che esultanza, c’è da mettersi le mani nei capelli!” Il capogruppo in una breve controreplica risponde all’Ass. Lavorgna. “Il comunicato stampa dell’Ass. alla pubblica sicurezza la dice lunga sul modo di far politica ad Eboli e al contempo amministrare la cosa pubblica. Nei rilievi fatti all’ordinanza n. 184 si evidenzia come questa demolizione giuridica operata dal Giudice di Pace, porterebbe ad una perdita consistente delle casse comunali. Facile immaginare, infatti, una pioggia di ricorsi che condannerebbero il Comune di Eboli al pagamento delle spese processuali. Altro che esultanza, c’è da mettersi le mani nei capelli per la risposta data. Anzichè entrare nel merito della questione, Lavorgna preferisce arrampicarsi sugli specchi e rispondere in politichese. La domanda è semplice, e vale la pena riproporla: perchè l’Ente non ritira quel provvedimento illegittimo? Quali conseguenze comporta al redigendo bilancio 2014 il mancato ritiro? Se Lavorgna vuol assumersi la responsabilità di redigere un bilancio comunale, inserendo quali entrate sanzioni amministrative che poi non corrisponderanno all’incasso previsto ma che anzi graveranno sulle casse, è libero di farlo. La Corte dei Conti esiste anche per sanzionare l’inerzia degli amministratori in questi casi.”