L’ Arte del Terzo Reich

di Rita Occidente Lupo

L’arte del Terzo Reich, decisamente romantica, esaltante il superomismo col quale Hitler s’identificava. Capace di amare i cani, secondo alcuni, il suo fedele Blondi, pastore tedesco, non poteva indulgere a correnti contemporanee, dettanti esigenze e spiritualità. Vegetariano, non per amore degli animali, legato ad Eva Braun, oltre un ventennio più giovane di lui, deciso nella confisca anche dei tesori che gli Ebrei forgiavano con la loro creatività, segnò il genocidio più cruento che il XX sec. rimandi. Pare che l’ amore canino, in un sanguinario come lui, dettato soltanto dal voler sopraffare i quattrozampe. La recente scoperta di un ingente carico artistico, di pregevole valore, sorprendente. Un tesoro di 1500 opere d’arte, Chagall, Matisse, Picasso, Renoir, valore stimato superiore al miliardo, confiscato dai nazisti durante il Terzo Reich, stimato perduto, ritrovato in un appartamento a Monaco di Baviera. Da mezzo secolo dietro un muro di barattoli di fagioli e frutta, nella fatiscente dimora isolata di Cornelius Gurlitt, figlio del gallerista Hildebrand Gurlitt, amante dell’arte, padrone di tale investimento, con una vendita periodica di tali capolavori in suo possesso.

 

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