Roma: Lipu difende biodiversità

“E’ fondamentale che il dialogo auspicato dal ministro Orlando tra l’economia e il mondo della natura decolli realmente e l’economia italiana sappia capire quale patrimonio inestimabile sono la biodiversità e il paesaggio italiani, come ricchezza in sé stesse, risorse naturali e occasione di turismo”. Lo ha affermato il presidente della Lipu Fulvio Mamone Capria alla Conferenza nazionale “La natura dell’Italia. Biodiversità e aree protette: la green economy per il rilancio del Paese”. “Va anzitutto chiarito che ci sono obblighi per il nostro Paese, in fatto di conservazione della biodiversità, che non posso più essere rimandati. Troppi siti ricchi di natura sono oggetto di distruzione, troppi habitat e specie stanno soffrendo e le stesse aree protette non sono sempre messe in condizione di operare al meglio. Dopo il fallimento dell’obiettivo europeo che intendeva arrestare il declino della biodiversità entro il 2010, è vietato fallire. “Va anche detto che, rispetto ai tanti problemi che la natura italiana incontra, il nostro sistema economico non è esente da colpe. E’ il momento che l’economia italiana diventi più lungimirante, comprendendo che la natura tutelata è un grande investimento, in termini di bellezza, risorse naturali, benessere delle persone e dimensione civica del Paese, anche in ordine alla sua potenziale attrattività. “Al tempo stesso, è necessario che l’Italia investa finalmente in una promozione rispettosa ed efficace della natura italiana, aprendo il nostro Paese, i parchi, la natura, le oasi, a quei mercati di turismo sostenibile e birdwatching che in altri Paesi sono da tempo un elemento di ricchezza e valorizzazione. “Su entrambi i temi, conservazione della biodiversità e valorizzazione della natura – conclude il Presidente – la Conferenza di Roma deve essere, più che un’importante momento cerimoniale, la vera, attesissima svolta”.