Mercato San Severino: Costa, petizione popolare depuratore

Un caloroso applauso ai Noe e alla magistratura ha dato il via alla petizione per la messa in sicurezza del depuratore di Costa. Nella piccola frazione sanseverinese, il circolo Sel di Mercato S. Severino e il Comitato “Mercato San Severino per Vendola” hanno chiamano a raccolta i cittadini, per proseguire la lotta per fermare  i miasmi del depuratore. “L’intervento dei carabinieri del Noe, che hanno sequestrato la linea di trattamento dei fanghi, ha messo in evidenza delle notevoli precarietà nel funzionamento dell’impianto –dichiara Raffaele Grimaldi del Comitato per Vendola- Con la nostra petizione chiediamo maggiori garanzie ed efficienza nella gestione del depuratore. Vogliamo salvaguardare la salute pubblica e la natura, ma i primi tutelati dall’applicazione delle misure richieste dalla nostra petizione sono proprio i tanti lavoratori del’impianto, che devono avere ambiente di lavoro davvero salubre. L’avvio dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Salerno, permetterà di sapere la verità su cosa succede all’interno del depuratore. Noi abbiamo sempre detto –conclude Raffaele Grimaldi- che la causa dei miasmi nauseabondi è dentro non fuori all’impianto.” L’inquinamento atmosferico, causato del precario funzionamento dell’impianto, da settimane sta procurando malesseri e preoccupazioni nelle popolose frazioni di Costa, Piazza del Galdo, Ospizio, Piro, Valle.  Il referente di Sinistra Ecologia e Libertà, Nicola Pappalardo, spiega l’obiettivo della raccolta di firme: “Con questa petizione, vogliamo riappropriarci del nostro diritto alla salute, salvaguardando l’ambiente che ci ospita. Un ambiente che soprattutto negli ultimi tempi è spiccatamente maleodorante: esalazioni disgustose provenienti dal depuratore ammorbano la nostra aria. Cosa stiamo respirando? Con l’adesione dei cittadini, chiederemo la risoluzione immediata dei guasti, l’avvio delle procedure di mitigazione ambientale, la creazione delle aree verdi e la costituzione di un comitato di controllo, composto da cittadini residenti e da esperti, per valutare il buon funzionamento tecnico-legale delle attività depurative”.  La raccolta di firme di Sel e del Comitato per Vendola -in due domeniche- ha raggiunto quasi quota 600 firme, che saranno inviate sia all’Assessore Regionale all’ambiente, che al Sindaco di Mercato S. Severino.