VeliaTeatro 2013 – XVI Ediz.

La commedia antica con il ritorno di Plauto e Aristofane, il mito e l’epos, il dramma storico-religioso, la musica che si unisce alla tragedia e la letteratura che spazia dal passato classico alla riflessione sul presente. Elementi del ricco cartellone di VeliaTeatro 2013, il festival dedicato all’espressione tragica e comica antica nello scenario dell’acropoli dell’area archeologica di Elea-Velia, ad Ascea (Sa), nel Cilento. La XVI edizione della rassegna è fatta di sette appuntamenti (tutti alle ore 21), dal 5 al 28 agosto, in cui tra le attese serate riservate ai due maestri della comicità antica, si innestano suggestivi eventi in cui il teatro strizza l’occhio alle altre arti: musica, poesia e anche filosofia con un big del calibro di Gianni Vattimo. Si parte lunedì 5 agosto con «Tito Maccio Plauto: Il Comico», un’antologia di brani del commediografo più noto dell’antichità romana portati in scena dagli attori della compagnia «La Mansarda» con maschere antiche. La rappresentazione è concepita come una «lezione-spettacolo», a cura del professore Renato Raffaelli, direttore del Dipartimento di Scienze del Testo dell’Università di Urbino. Saranno proposti episodi da cinque commedie: «Rudens», «Captivi», «Mercator», «Miles», «Casina». Si prosegue venerdì 9 agosto con una serata introdotta dall’incontro con Giovanni Romeo, professore di Storia moderna alla Federico II di Napoli, autore con Michele Mancino, professore di Storia moderna della stessa università,del libro «Clero criminale» (Editori Laterza), intervistato da Vitaliano Esposito, procuratore generale emerito presso la Corte di Cassazione. Un testo che affronta l’argomento dei delitti degli ecclesiastici all’epoca della Controriforma. E a seguire la rappresentazione di«Ipazia», dal «Libro di Ipazia» di Mario Luzi, co-produzione di «Festival della Commedia Antica di Marzabotto», «Politecnico Teatro di Roma», «Rosae Open Art». Dramma storico e religioso incentrato sulla figura della filosofa pagana vittima di una sollevazione di cristiani nel 415 a.C. ad Alessandria d’Egitto. Di nuovo Plauto in scena lunedì 12 agosto con «Aulularia», presentata dalla compagnia «Teatro Europeo Plautino». La commedia, che nel ‘600 ispirò «L’Avaro» di Molière, centrata sul vecchio Euclione che teme di essere derubato della pentola d’oro che ha trovato. La musica colta incontra la tragedia antica venerdì 16 agosto nei «Due melologhi da Eschilo e Euripide: Eumenidi e Elena»: con le musiche del prestigioso compositore e concertista greco NikosXanthoulis (voce e lyra) e i testi del filologo e musicista Angelo Meriani (voce recitante), si esibisce il Quintetto d’archi della Camerata Strumentale dell’Università di Salerno. L’interessante operazione consiste nell’associazione di recitazione e parafrasi strumentale di testi dalle tragedie «Eumenidi» di Eschilo ed «Elena» di Euripide, sfruttando musicalmente le parti corali delle opere, in genere trascurate.  Il mito in una veste originale e innovativa è protagonista domenica 18 agosto, con «Numa – Ovvero Roma non fu fatta in un giorno». Lo spettacolo della compagnia «O Thiasos – Teatro Natura» accompagnato dalle musiche dal vivo dei «Ludi Scaenici», scritto e interpretato da Sista Bramini, che immagina Numa Pompilio prima di essere incoronato secondo re di Roma alle prese col patrimonio mitologico della sua civiltà. Letteratura ed epos omerico nella serata di domenica 25 agosto. Prima l’incontro dal titolo «Achille sogna Patroclo. Il sonno più bello della storia dell’occidente», con Giulio Guidorizzi, docente di Letteratura Greca all’Università di Torino, autore del libro «Il compagno dell’anima. I Greci e il sogno» (Raffaello Cortina Editore), sulla cultura del sogno che i Greci svilupparono alle origini della civiltà occidentale. A seguire: «Iliade», lo spettacolo tratto dal poema di Omero, di e con Gianluigi Tosto. Con l’attore, unica presenza sul palco assecondato dal suono di semplici strumenti musicali, che si muove come un aedo dell’antichità, facendo emergere dei personaggi omerici la prepotenza dei sentimenti e la loro caratterizzazione umana piuttosto che il loro eroismo. In chiusura mercoledì 28 agosto un altro doppio appuntamento. Scende in campo dapprima il dibattito filosofico con «Menzogna, arte e verità». Questo il titolo dell’incontro in cui uno dei più noti filosofi contemporanei, Gianni Vattimo, discute insieme a Franca D’Agostini, docente di Filosofia della Scienza al Politecnico di Torino, partendo dalle tematiche dei loro rispettivi ultimi libri: «Della realtà» (Garzanti) e «Menzogna» (Bollati Boringhieri). A seguire la compagnia «La Bottega del Pane» porta in scena «Le Rane», la sognante commedia di Aristofane, in cui il grande autore ateniese offre una parodia della decadenza politica e culturale della sua città attraverso il viaggio nell’Ade del dio Dioniso chiamato a riportare in vita uno dei grandi tragici greci per salvare il teatro dal declino. La manifestazione, organizzata dalla Associazione Culturale Compagnia Michele Murino Cilento Arte, si svolge con il sostegno di Banca del Cilento e Lucania Sud di Vallo della Lucania, Soprintendenza Archeologica di Salerno, Regione Campania, Provincia di Salerno, Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana.