Salerno: Greenpeace, pesticidi killer d’ api

 La nuova campagna che Greenpeace è per la salvaguardia delle api,queste in rischio di vita causa pesticidi,si presume che con la loro scomparsa,l’uomo si estinguerebbe in soli 4 anni. Per evitare che accada la prima cosa da fare è vietare l’uso dei pesticidi killer delle api.  Queste sostanze chimiche altamente nocive attaccano il loro sistema nervoso centrale attraverso il nettare e il polline delle piante trattate coi pesticidi.Il 24 maggio la Commissione Europea ha adottato un bando temporaneo per vietare i neonicotinoidi Imidacloprid e Clothianidin (prodotti dall’azienda agro-chimica Bayer) e Thiamethoxan (di Syngenta), pesticidi che, come è stato dimostrato scientificamente, sono altamente nocivi per le api. Un bando parziale di queste sostanze era già attivo da prima in Italia, Francia, Germania e Slovenia, e nessun effetto negativo sulla produzione agricola è stato registrato in questi Paesi. Rimuovere questi tre pesticidi dal mercato è stato un primo e fondamentale passo da fare per salvare le api. 

Bisogna anche favorire la presenza di siepi, piante e fiori selvatici, e permettere una naturale continuità tra habitat diversi. Ma tutto questo non servirà a molto se i pesticidi-killer continueranno a essere immessi in ambiente. Per fortuna l’agricoltura biologica, che non fa uso di pesticidi chimici, è in espansione in molti Paesi. A differenza dell’agricoltura convenzionale, il controllo delle piante infestanti viene fatto con metodi meccanici e si favorisce la biodiversità. La rotazione delle colture (al fine di contrastare la diffusione dei parassiti) è un altro strumento a disposizione degli agricoltori che non nuoce in alcun modo alle api. Anche la presenza di parchi naturali e giardini dove vengono piantate specie autoctone rappresenta un vantaggio per le api, a patto che non siano utilizzati pesticidi e venga favorita la diversità di specie vegetali. Per salvare le api, minacciate dai pesticidi killer, Greenpeace lancia il sito SALVIAMOLEAPI.ORG e in esclusiva il trailer italiano del film-documentario “Un mondo in pericolo” (More than honey) del regista svizzero Markus Imhoof che descrive, con riprese spettacolari, la vita delle api minacciate dai pesticidi che la campagna di Greenpeace chiede di bandire. Sul sito www.salviamoleapi.org, si può aderire alla petizione per chiedere il bando dei pesticidi killer delle api. Indirizzata al ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Nunzia De Girolamo, la petizione chiede di vietare l’uso dei pesticidi dannosi per api e impollinatori a cominciare dai sette più pericolosi (clothianidin, imidacloprid, thiametoxam, fipronil, clorpirifos, cipermetrina e deltametrina), adottare piani d’azione per gli impollinatori al fine di sviluppare pratiche agricole non dipendenti da prodotti chimici e incrementare la biodiversità in agricoltura.