JAMAA Famiglia

Padre Oliviero Ferro *

Ormai, per noi in Italia, la famiglia si è ridotta solo alle persone che abitano in una casa. Al massimo si aggiungono i nonni e quando va bene, anche gli zii. Ma ognuno abita in luoghi,paesi differenti. Invece in Africa si parla di “famiglia estesa”, cioè di tanti parenti che in alcune occasioni si ritrovano per rinforzare i legami. Ad esempio quando ci sono i funerali o gli anniversari di morte o anche i matrimoni. La gente viene da tante parti,anche dall’estero per queste occasioni. Ad esempio, in Camerun, normalmente nel mese di agosto, tutta la grande famiglia si ritrova nel luogo dove abita il discendente,responsabile, per regolare i problemi, controversie e quant’altro sia importante per la vita della medesima. Si fanno anche dei riti religiosi, cioè si ricordano gli antenati che sono sepolti nella “concessione”(il piccolo castello, dove ci sono le abitazioni di diversi membri della famiglia). Si rimane per alcuni giorni fino a che si siano trovate le soluzioni a tutti i problemi. Poi si ritorna al proprio paese. Ma sarà sempre il responsabile della famiglia che, per delle cose importanti, radunerà tutti e nessuno potrà rifiutarsi, pena l’esclusione. E uno che non fa parte di una famiglia, in Africa, è come se fosse morto. Naturalmente, se muore qualcuno, tutti si ritrovano per il lutto che dura almeno una settimana e tutti devono contribuire alle spese. Se i bambini rimangono orfani, di solito, vengono accolti dalla famiglia(sono “proprietà” della famiglia) che si impegnerà ad aiutarli a crescere. Infine, ci si sposa nell’ambito della tribù dove le famiglie sono riunite dal capo tradizionale a cui devono obbedienza, rispetto e…contributi economici.

*missionario saveriano