A te che leggi entro mezzanotte…”Io me ne andrei…”

Giuliana Rocci

Non ce la faceva a reggergli lo sguardo…servo di falsità!Lei no! Sempre ribelle ad ogni ipocrita finzione! Ad ogni mellifluo sorriso, imbastito d’opportunismi e di apparenze. Non poteva più mutar rotta: da troppo scaraventato in acqua ogni probabile compromesso, prima con se stessa, che col mondo esterno.  Non poteva fingere che non fosse accaduto nulla: il Tevere sorpassato da giorni, senza che lui avesse chiesto appello! Ed ora, nel crocicchio dei convenevoli, le sorrideva per scena. Odiosa maschera, senza silicone non avrebbe retto una sera! Calmo, sorridente: giubilante, quasi disteso in un’immagine sempre statica! Felice: forse, innamorato! Probabile che qualche geisha gli si fosse infilata nel cuore, prima che tra le coltri! Non le restava che graffiare  4 lettere, sotto la china bizzarra, arzigogolante tra le righe malferme di quel notes usa e getta! Non riusciva a finger:  non era come lui! Non lo sarebbe mai stata, perchè i sentimenti, compromettenti la fiction. Provate tante marce negli anni: esautorate speranze, attese, bruciate illusioni, scartocciati sogni…ora il capolinea di quella storia di vita, ch’era stata vita. Che sarebbe stata per lui Vita! Doveva solo cedere non all’ironia della sera, ma al suo incomprensibile modo d’esser: innamorato di lei da sempre a periodi alterni, negletto, in altri! Eppure gli aveva invocato equilibrio! Senilità, avrebbe urlato Svevo, al di là dell’anagrafe: o semplicemente rifiuto di un rapporto! Si spegneva quella carica, da troppo miccia d’illusioni. Un mix emotivo, a dilaniarle insicurezza, incapace di spiegarsi come facesse a sorriderle come se il Tevere, ancora da attraversare! Un folle calmo: unica spiegazione al suo tranquillo sorriderle, senza il cipiglio della lacerazione. Indifferente? Il rebus dei perchè fracassante per anni: il look,  il sorriso e le qualità in dote disinvolte, meritato altro trattamento. Riafferrata la penna celeste, nel rincappucciarla amareggiata, pensieri alla rinfusa…da un’altra parte, qualcuno le aveva scritto…al di là dei confini e delle distanze, auguri festivi, col cuore vicino… ed altro…che avrebbe dato per esser con lui abiurando quel tantalico intrattenersi….”Io me ne andrei, riproviamo un’altra volta non è detto poi non si sa mai…”