Nausea oncologica, ancora imbattibile!

di Rita Occidente Lupo

Tra gli effetti indesiderati delle terapie oncologiche, derivanti dalla chemio, senza dubbio la nausea ed il vomito, che scortano migliaia di casi. In forma massiccia, debilitano il paziente, non riuscendo a fornirgli una sensazione di benessere farmacologico. Allo stato attuale, gli oncologi ancora non in grado d’esperire un rimedio, se non palliativo a teli terapie nel caso d’emesi acuta, nel 55% dei casi. Se i sintomi persistenti, ovviamente il degente non può continuare quella terapia necessaria a combattere il cancro. Di qui l’urgenza di pervenire ad una soluzione che non renda impossibile il prosieguo terapeutico, senza vomito eccessivo e disidratazione consequenziale. Allo stato attuale, la ricerca brancola perché non dispone se non di soluzioni tampone, che anche nel giro di cinque giorni, dinanzi al persistere dei sintomi sconquassanti, costringono a sospendere le terapie.