Partner, non genitore!

di Rita Occidente Lupo
Mamma, papà…appena il bimbo inizia a balbettare, sillabando in modo singhiozzante e reiterato l’appello genitoriale. Ma nell’ospedale di Padova, ridisegnato anche tale ruolo al momento della nascita. Il braccialetto, che per antonomasia indica il ruolo parentale col nascituro, non più con l’identificazione etero, ma con la scritta partner. Alla luce del crescendo di coppie omo, che vivono anche l’esperienza genitoriale, dopo recenti casi verificatisi anche nel suddetto nosocomio, la decisione d’infrangere le barriere mentali e d’andar incontro alle nuove mappature “familiari”. Dopo il registro con le coppie di fatto, ora l’inquadramento della prole, in un contesto non etero! Se da un lato la notizia ha sovvertito i parametri abituali convenzionali, dall’altro ha aperto il fianco alla polemica su tali nascite, in merito ai criteri. In Italia, ancora molto ardua l’adozione, per le lungaggini burocratiche, che feriscono le pie aspirazioni di quanti si vedono nel bisogno genitoriale, mutilati da tale aspirazione, anche verso lontani bisognosi d’amore, in tempi più o meno accessibili. Per cui, sembra assurdo che invece siano le coppie omo, a poter vantare prole, attraverso le tecniche d’inseminazione artificiale, liceizzate in altri Paesi…forse anche nello Stivale, tra non molto via libera a tale pratica, senza alcuna remora!