La signora della danza

Padre Oliviero Ferro

Lei danzava in mezzo alla chiesa. Non si curava di quello che gli altri potevano pensare di lei. Era il suo modo di pregare. Aveva una certa età e niente le faceva più paura. Ogni mattina andava nei campi a lavorare e alla sera era là nella sua piccola comunità di base. Una vita semplice, ma piena di un qualcosa che a me mancava. Era la voglia di continuare a vivere, nonostante tutto. Una sera mi fa chiamare dalla sua vicina. Vaso a trovarla all’ospedaletto di quartiere,la a Nefa(Camerun). Mi accoglie sorridente (qualche dente ormai non c’era più!). Mi dice che è là a causa della malaria. Ora che mi vede, si sente un po’ meglio. Preghiamo un po’ insieme. Poi la lascio parlare. Il suo francese non è dei migliori. Ma non fa niente.  L’importante è quello che dice. Mi racconta un po’ della sua vita. Io ascolto e penso a tante persone che, come lei, non fanno cose speciali. Ma una sì, la fanno ancora: vogliono vivere. E Dio fa parte della loro vita. Lo avevo visto in papà e mamma e lo vedo ogni giorno, sia in Africa che qui in Italia. E mi faccio una semplice domanda:”e io che faccio?”. La signora della danza non aveva vergogna di manifestare la sua gioia davanti a tutti. Chissà se anch’io un giorno diventerò più coraggioso!