Kupoteza perdere

Padre Oliviero Ferro

“Padiri, nilipoteza vitu vyote” (padre, ho perso tutto). Perché, chiedevo io. A volte la risposta era che erano venuti i ladri di notte, oppure c’era stato un vento forte o una grande pioggia e la casa era caduta. E allora, cosa fare, a chi rivolgersi? Il padre missionario era tra i primi da contattare, perché si sapeva che lui non chiudeva mai il suo cuore, anche se non aveva molti soldi. Si cercava di far capire loro che non si poteva fare tutto, risolvere il loro problema. C’era una frase spiritosa che circolava tra i giovani “fais le geste qui sauve” (fai il gesto che salva, cioè dammi qualcosa). Per i giovani, spesso, era il modo per chiederti qualcosa per i loro interessi personali. Ma di fronte a una tragedia familiare, bisognava coinvolgere la comunità. Si cominciava da quella più piccola, quella del quartiere che sapeva bene quello che era successo e poi si portava il problema in consiglio parrocchiale. Si guardava quello che c’era in cassa e si vedeva quale poteva essere la soluzione migliore. Non si trattava solo di soldi, ma anche di dare il proprio contributo per riparare la casa, per dar da mangiare e vestire ai bambini e così via. Insomma il modo migliore per far sentire a chi era nel dolore che non si sentisse solo e abbandonato.