Napoli: no all’ennesima sanatoria truffa contro gl’immigrati

Ancora una volta sulla pelle degli immigrati il governo fa affari. Anche  il governo cosiddetto “tecnico” di Monti, come tutti i governi precedenti, fanno a gara per imporre agli immigrati condizioni di vita insopportabili. Il soggiorno infatti dovrebbe essere un diritto semplice per chi sceglie di giungere in questo Paese e viverci per anni. Se pensiamo che quelli che giungono qui attraversano difficoltà enormi: viaggi impossibili attraverso i deserti, traversate sempre più tragiche in mare affidate a trafficanti senza scrupoli, ed una volta arrivati qui, tutta una serie di impedimenti  burocratici alla propria libertà, con il rischio sempre più crescente di subire attacchi razzisti come è successo a Mor e Modu a dicembre dell’anno scorso. Perciò  il diritto al soggiorno dovrebbe quanto meno essere un giusto risarcimento! A tanti immigrati si prospetta un destino di clandestinità e di mancanza totale di diritti nella speranza di una sanatoria. Una sanatoria che dovrebbe sanare e non peggiorare le condizioni di vita. Invece per regolarizzarsi gli immigrati si trovano costretti a sborsare tanti soldi, sottoponendosi a ricatti di gente senza scrupoli, pagando loro il conto più salato dello sfruttamento di cui sono vittime. Insomma l’immigrato si trova più povero e precario di prima. Il ministro dell’Integrazione, il “tecnico del volontariato”, Riccardi, dall’alto della sua competenza, di peggio non poteva fare. E’ opportuna una seria riflessione nel mondo del volontariato su quanto ci si inquina quando ci si sottomette alle logiche politiche, e si offrono i propri servizi allo stato e non alle persone; quando si difendono i previlegi di pochi e non si parte dai i bisogni degli immigrati. Ecco cosa prevede il decreto: il versamento di mille euro per presentare la domanda di regolarizzazione, di fatto una sorta di multa; l’immigrato deve dare la prova di essere in Italia almeno dal 31 dicembre 2011; che al momento della firma del contratto siano pagati almeno 6 mesi di contributi; che il datore di lavoro dimostri un reddito idoneo per l’assunzione. Si possono regolarizzare solo i lavoratori a tempo pieno, eccetto i domestici, e nulla è previsto per gli immigrati che svolgono lavoro autonomo. In tempi di crisi come questi è la migliore occasione per il governo ed i soliti ricchi di fare tanti soldi ed è l’ennesima prova della volontà di impoverirci tutti ancora di più. Perché il problema non è solo degli immigrati: è facile intuire il legame di questa azione del governo con il taglio delle pensioni, il costo della vita che cresce e l’attacco agli stipendi e alle condizioni della gente. Si taglia, si risparmia, si sfruttano peggiorando le condizioni della gente comune e si salvano le grandi rendite. E allora perché non unirci e lottare contro chi ci affama? A che serve il razzismo e la divisione tra noi?  Una regolarizzazione giusta, cioè per tutti e senza condizioni è il minimo che vogliamo: per questo come avviene da sempre andremo fino in fondo. Assemblea pubblica domenica 23 settembre ore 16 in piazza Garibaldi Napoli

 

2 pensieri su “Napoli: no all’ennesima sanatoria truffa contro gl’immigrati

  1. Il Governo Monti “Ritorno al Medioevo” Solo Gabelle e Annunciazioni

    Equità Parsimonia e intanto mentre il opolo è dissanguato, dirigenti e politici continuano a percepire stipendi e pensioni da nababbi grazie Sig. Monti che meravigliosi teclinici siete!!!

  2. Cara Direttrice,

    questo Governo è la vera espressione dello strapotere dell’Alta Finanza Europea ed Italiana, che non conosce limiti, nè etica morale.

    Questa ulteriore grave crisi socio/economica costituisce per Esso e gli strati forti di questa società un’ulteriore occasione per ridisegnare gli equilibri fra classi sociali.

    La moralizzazione stessa della vita pubblica è a doppio senso : mentre da una parte con le nuove politiche della spending review si tagliano diritti, assistenza sociale, istruzione pubblica ed altri servizi pubblici, salari e pensioni, dall’altra i sigg.ri che amministrano le Istituzioni pubbliche a tutti i livelli dello Stato fanno a gara a consolidare i privilegi propri e del loro endurage politico ed economico.

    E gira e rigira, finisce anche stavolta che la crisi economica la pagano solo lavoratori e le classi più deboli.

    Il provvedimento deciso sulla pelle degli immigrati clandestini preso dal Governo Monti entra in questa logica politica.

    Non è solo un problema di cassa, ma anche un problemi di grave discriminazione politica e sociale.

    Altro che autonomia politica!

    I cosiddetti professori della politica la sanno fin troppo lunga!

    Onofrio Infantile

    Salerno 22 settembre 2012

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