Agropoli: “Siamo solo noi”, delibera contro immobilismo istituzioni sovralocali

«Siamo solo noi», è l’oggetto di una delibera approvata dalla giunta comunale di Agropoli su proposta del sindaco Franco Alfieri. Una provocazione contro l’immobilismo e l’assenza delle istituzioni sovracomunali e la considerazione che gli enti comunali sono rimasti ormai l’ultimo baluardo nel fronteggiare le reali esigenze dei cittadini e dei territori. Nell’atto deliberativo, l’amministrazione agropolese afferma il ruolo dei Comuni per attivare, dal basso e con le risorse a propria disposizione, un meccanismo virtuoso di sviluppo e crescita a livello locale, e chiede agli uffici comunali uno sforzo comune per dare impulso all’azione amministrativa, accelerando tutte le procedure in atto e presenti nei diversi settori. «Il governo nazionale risponde quasi esclusivamente alle esigenze dell’Europa – afferma il sindaco Franco Alfieri – La Regione Campania ha dimostrato che non solo non ascolta i territori ma, laddove esistono delle possibili iniziative di sviluppo pronte all’attuazione, le revoca o, comunque, non le attua come stabilito. L’ente provinciale, da sempre punto di riferimento per il governo del territorio salernitano, è stato messo in discussione dalle scelte del governo centrale. In conclusione, siamo ormai soli di fronte ai problemi e alle esigenze dei cittadini, alla crescente disoccupazione, alle difficoltà delle imprese a restare sul mercato, alla difficoltà delle famiglie a sostenersi». Gli esempi portati a supporto della deliberazione della giunta comunale fanno riferimento alla revoca del TIL Magna Grascia, già approvato dalla Giunta Regionale che prevedeva interventi per la valorizzazione e messa sistema dei beni culturali per 10 milioni di euro; al PIRAP Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, del valore di oltre 26 milioni di euro, progettato nel 2009, valutato positivamente nel 2010, approvato nel 2012 e, oggi, “incerto” rispetto ai parametri di valutazione dei singoli interventi da applicare, con rischio di revoca di parte dei finanziamenti; alla misura 4.5 del POR 2000-2006 che, a fronte di un elenco di importanti investimenti privati nel settore del turismo già approvato, attende da  tempi “incerti” (oltre 4 anni) l’emanazione dei decreti di ammissione a finanziamento con rischio, per molti, di fallimento o, comunque, di inidoneità attuale del piano d’investimento progettato anni fa.«Sono gli esempi più eclatanti – spiega il sindaco Franco Alfieri – che mostrano quanto inadeguate, assenti, improduttive, incerte siano le decisioni, gli atti, le procedure poste in essere dalle istituzioni sovralocali».«Preso atto, dunque dell’assenza delle istituzioni sovracomunali – conclude il primo cittadino agropolese – è indispensabile, partendo dal basso e contando solo sulle risorse a nostra disposizione, innescare un meccanismo virtuoso di sviluppo e crescita a livello locale, con azioni capaci di attivare processi di messa a sistema delle risorse, di utilizzare le forze private ed imprenditoriali sul territorio, di supportare le fasce più deboli, chiedendo agli uffici comunali di supportarci in uno sforzo comune, tecnico e amministrativo, per assicurare la certezza degli impegni, dei tempi e delle procedure tecnico amministrative di competenza  dell’amministrazione comunale».