Conosciamo i Balega (Congo Rd): il giovane e la ragazza scimpanze’

Padre Oliviero Ferro

Nel villaggio Lubila vivevano papà, mamma con il loro figlio. Un giorno, il giovane Ikobya va al fiume a bagnarsi e incontra una bella ragazza, alla quale dice:”Tu sarai mia moglie”. E lei:”Sono felice nel sentirti dire ciò, ma devi sapere che io sono la figlia dello scimpanzé”: “Non importa, so solo che tu sarai mia moglie”. “Allora ti attendo a casa, parli a mio padre, fissate la dote e poi si procederà al matrimonio”. Ikobya informa di tutto il papà e decidono un giorno di andare a fare visita ai futuri suoceri. L’accoglienza fu molto buona. Fissano la dote e la data del matrimonio. Al momento del commiato, il padre dà allo sposo un’anfora ben sigillata:”E’ un regalo speciale per te, segno della mia stima e del mio amore. Lo aprirai solo dopo aver celebrato le nozze”. Nell’anfora però c’era nascosto un piccolo scimpanzé, determinato a spiare e sentire tutto quanto avessero fatto e detto gli umani. Non appena padre e figlio sono a casa, c’è il consiglio di famiglia. Uno dice:”Ma siamo tutti impazziti? Dare sposa a nostro figlio la figlia del nostro più acerrimo nemico, che fa strage dei frutti dei nostri campi?”. Un altro aggiunge:”Sono d’accordo, ma celebrando tali nozze, abbiamo una garanzia nelle nostre mani, qualora le cose non andassero bene, un piccolo taglio alla gola e…vendetta è fatta”. “Arriviamo al dunque: prendiamo o no la ragazza in casa?”. Tutti assentirono. A notte fonda, il piccolo scimpanzé ruppe i sigilli e fuggì alla volta della casa di suo padre. Là, riferì quanto aveva sentito e il padre si disse:”poteva essere l’occasione per una vera pace, ma non ci si può fidare degli umani. Dare mia figlia in sposa a quella gente, è come condannarla a morte. Mai una cosa del genere!”.