Conosciamo i Balega (Congo Rd): Jogoo e Mamba

Padre Oliviero Ferro

Quella mattina, Jogoo, il gallo di sentiva di buon umore: al suo canto, tutti si erano messi di buona lena al loro lavoro. Non vide altro di meglio che fare una bella passeggiata lungo la riva del fiume Ulindi che scorre vicino al villaggio Endriako. Dopo pochi minuti vide il Mamba, coccodrillo, che se ne stava bellamente sulla riva a riposarsi. Nella sua esuberanza naturale, Jogoo lo saluta con entusiasmo:”Jambo, mamba, ciao coccodrillo” e continua il suo cammino. Il coccodrillo non si degnò neppure di uno sguardo verso quella nullità che aveva osato salutarlo così alla leggera. Mamba guardò il sole e felice si appisolò. L’indomani mattina, si rinnovò la medesima scena. Il Jogoo passa e lancia a Mamba il più cordiale saluto:”Jambo, rafiki mamba. Ciao, amico mamba”. Mamba dà una sbirciatina e vedendo Jogoo che continuava, danzando, il suo percordo, fece un grugnito e si disse:”Ma guarda un po’ cosa si deve vedere al giorno d’oggi. Un piccolo volatile chiama me, il re del fiume, amico..Mai vista tanta impudenza”. Tutta la giornata non fu che una continua lamentela con tutti gli abitanti del fiume e con coloro che passano sulle rive. Il giorno dopo, di buon mattino, come al solito, Jogoo fa la sua passeggiata e, vedendo Mamba, gli canta il più bel saluto:”Jambo, ndugu Mamba. Ciao, fratello Mamba”. Il Mamba monta su tutte le furie e non è disposto a trangugiare il nuovo affronto:”Mi ha chiamato fratello…Fratello?! Ma chi si crede quel verme di gallo, quella specie di volatile? Chiamare me, fratello? Vuol dire passare tutti i limiti e io mai e poi mai sopporterò un tale affronto”. Nella più grande collera invia i suoi schiavetti gabbiani a invitare tutti gli animali e tutti i volatili per una riunione straordinaria sulla riva del fiume. Alle ore quindici del pomeriggio, tutti gli animali e tutti i volatili sono presenti. Il giudice Simba, il leone, dà la parola allo scaltro avvocato Mbuluku,gazzella, che perora la causa del potente Mamba:”Vostro onore” esordisce Mbuluku “cose inaudite succedono al giorno d’oggi. Non c’è più né considerazione né rispetto. Un semplice Jogoo, chiamiamolo per nome, con la più grande sfrontatezza e disprezzo, saluta il mio cliente Mamba e poi lo chiama amico e poi ancora fratello…Il mio cliente non poteva subire offesa più grande. Chiedo la pena di morte con esecuzione immediata”. Simba dà la parola alla difesa. Tai, l’aquila, che d’accordo con Mbuluku, già pregustava il pasto della giornata, esordisce:”Dopo le sagge parole del mio collega, non mi resta che sottolineare l’asprezza della pena. Di giorno in giorno, i costumi degenerano e non c’è più distinzione tra potenti e deboli, tra grandi e piccoli, tra saggi e ignoranti, tra ricchi e poveri…Approvo la condanna a morte con esecuzione immediata e sia per tutti una lezione esemplare”. Il giudice Simba emette la sentenza e dà ordine di preparare l’esecuzione. Mentre già il collo di Jogoo è adagiato sul ceppo e Chui, il leopardo, è pronto con la mannaia tra le zampe, una voce si fa sentire da lontano. Tutti si voltano in quella direzione: è in arrivo il saggio Kobe, la tartaruga. Arrivato in mezzo alla folla in attesa dell’esecuzione del povero Jogoo, Kobe chiede di essere messo su un treppiede bene in vista e inizia:”Scusate il mio ritardo, dovuto alla mia naturale condizione. Ed ora chiedo all’amico Koto, l’animale più bersagliato della foresta, che mi racconti per filo e per segno tutto quanto è avvenuto”. Koto racconta tutta la farsa del giudizio. Il saggio Kobe di rimando dice:”Io non vedo né offesa ne crimine nell’agire di Jogoo.”. I più disapprovano e commentano ad alta voce con rabbia. Kobe continua imperterrito:”Attenti, prego! Ascoltatemi pr bene. Coloro  tra voi che sono usciti dal seno materno già esseri viventi, si mettano alla mia destra. Coloro che tra voi sono usciti dal seno materno, essendo ancora uova, si mettano alla mia sinistra”. Con gran sorpresa Jogoo e Mamba presero il loro posto a sinistra. Al che, Kobe concluse:”Ditemi ora, dove sta la gran colpa di Jogoo? Mamba non è forse suo amico? Non è forse suo fratello?”. Tutti applaudirono alla saggezza di Kobe e tornarono contenti a casa loro.