Cava de’ Tirreni: 35 anni “La Nostra Famiglia”

Sergio Ruggiero Perrino

 La Nostra Famiglia è un ente ecclesiastico che conta 35 sedi in Italia e molte altre nel mondo, con oltre 2 mila operatori e 20 mila pazienti all’anno. Opera principalmente nel campo della solidarietà, svolgendo attività di assistenza sanitaria, socio-sanitaria, istruzione e formazione, in particolare indirizzata alle cure di persone disabili e svantaggiate. Le attività dell’organizzazione, ispirata alle vita e alle opere di solidarietà del Fondatore Don Luigi Monza, Beato dal 2006, si concentrano sulla riabilitazione, educazione e istruzione delle persone disabili, nonché all’incoraggiamento della ricerca scientifica sulle problematiche mediche e psicoeducative svolte presso l’Istituto Scientifico “E.Medea”. Inoltre il gruppo solidaristico svolge anche ulteriori attività quali l’accoglienza di bambini con disagi familiari e di adolescenti soli con disagi socio-ambientali. Per festeggiare i 35 anni di attività sul territorio l’associazione La Nostra Famiglia di Cava de’Tirreni ha organizzato un importante evento socio-culturale. Il 3 dicembre, presso la Mediateca di Cava, si è svolto il convegno dal titolo “La salute del bambino: il contributo delle scienze al cammino riabilitativo nell’associazione La Nostra Famiglia”, in cui ci si è soffermati, particolarmente, sull’apporto che le scienze danno alla riabilitazione per garantire la salute del bambino e la promozione della persona con disabilità. Domenica 4 dicembre, di mattina, c’è stata la celebrazione della Santa Messa presso la Cattedrale di S.Adiutore di Cava, presieduta da Monsignor Orazio Soricelli, vescovo della Diocesi Cava-Amalfi e da Monsignor Franco Giulio Brambilla, Vescovo e Preside della Facoltà teologica di Milano. Nel pomeriggio, al Palazzo Vescovile di Cava, Monsignor Brambilla, nell’ambito del convegno dal titolo “La famiglia e le nuove sfide educative: come ridare alla famiglia la fiducia di educare”, ha ricordato l’impegno profuso in questi anni dalla onlus cavese che, sulle orme del Beato Monza, ha instancabilmente “messo la scienza a servizio della carità”. La manifestazione si è conclusa in serata con una cena conviviale presso il Gran Hotel di Salerno, in cui i presenti hanno potuto ascoltare e apprezzare canti melodiosi di due giovani voci angresi Antonio e Marilina Di Lauro, accompagnati egregiamente dal Maestro Marco Cristinziano.