Conosciamo i Balega (Congo Rd): il giovane e il leopardo

Padre Oliviero Ferro

Un giovane, di nome Pasi, va nella foresta per guardare nelle varie trappole se ha preso qualcosa. Ad un certo punto vide un leopardo che veniva verso di lui. Preso dal terrore, il giovane incominciò a correre e fuggire il pericolo. Il leopardo, che non aveva alcuna intenzione cattiva, gridava al giovane:”Non ti faccio niente, anzi ho l’intenzione di essere tuo amico”. Il giovane, stanco, si fermò, in attesa del peggio. Ma il leopardo mantenne la parola:”Siamo amici” disse il leopardo,”ma a una condizione: non dire mai unanuka we! Che cattivo odore hai”. Il giovane promette e i due sono amici. A trarne vantaggio da quell’amicizia era soprattutto il giovane. Un giorno il giovane va in città e vede passare una bella ragazza. S’innamora e s’informa chi è suo padre. Gli dicono che è la figlia del re. Coraggioso, Pasi va dal re per chiedere la mano della figlia e gli domanda:”Quale dote devo preparare?”. Il re rispose:”Non voglio né denaro né altre cose, ma chiedo che tu mi porti un leopardo vivo”. Il giovane propone al leopardo una passeggiata in città, l’indomani mattina. Ben contento, il leopardo acconsente. “Però” dice il giovane “dovrai adattarti ad essere legato ad una corda, perché la gente potrebbe spaventarsi”. “Nessun problema” rispose il leopardo. Al mattino partirono per raggiungere la città. Il giovane, esperto, faceva da cicerone. Arrivano davanti al palazzo reale. La guardia li ferma e tappandosi il naso, disse:”Che puzza insopportabile!”. E il giovane, rivolto al leopardo, disse:”Unanuka we!”. In quel preciso momento, il leopardo diede uno strattone, si liberò della corda e acquistò la sua libertà, mentre il giovane perdeva un’amicizia preziosa.