Paestum: XIV Bmta, Scuola Medica Salernitana, Viaggio virtuale Giardino Minerva

“L’aglio è caldo e secco in quarto grado” c’è scritto sui codici miniati derivanti dal Tractatus de herbis, ma con un clic si può accedere a tutti gli altri libri antichi sparsi nei diversi musei d’Europa, oppure alla scheda dello studio contemporaneo della pianta: “Erbacea perenne di 20-50 centimetri di altezza, munita di bulbo”. E’ l’aglio il più noto dei “semplici” del Giardino della Minerva di Salerno, tutti codificati nell’”Iconografia della Scuola Medica di Salerno”, uno dei più affascinanti progetti presenti ad Archeovirtual, la Mostra di Archeologia Virtuale allestita nell’ambito della XIV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum. Un viaggio spettacolare quello presentato dal CNR ITABC (Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali), attraverso i progetti legati alla rete di eccellenza internazionale, v-must.net (http://v-must.net), coordinata dal CNR, che sancirà le linee guida dei musei virtuali dei prossimi decenni. La mostra è stata presentata oggi con un workshop coordinato da Sofia Pescarin, Direttore Scientifico ArcheoVirtual, VHLab CNR ITABC. “Una illustre giuria ha selezionato i lavori prescelti – ha spiegato il direttore della Borsa Ugo Picarelli – utilizzando i criteri dell’efficacia comunicativa e del valore scientifico. Il turismo ha bisogno oggi di utilizzare questa modalità di comunicazione, perché attraverso i viaggi virtuali si seleziona il viaggio vero. Al centro di questi progetti c’è la destinazione turistico-culturale”. E il viaggio di Archeovirtual porta ancora nei Sassi di Matera, in un’affascinante raffronto continuo tra passato e presente, la vita nelle case scolpite nella roccia, così come è cambiata attraverso i secoli, fino ad arrivare alle visite turistiche dei giorni nostri: dall’emersione delle terre dal mare, più di due milioni di anni fa, alla nascita dei primi villaggi trincerati in età neolitica, dall’affermarsi della vita in grotta alla costruzione dello spazio edificato e fortificato nel corso del Medioevo e del Rinascimento, fino all’espansione barocca e alla moderna urbanistica. E come non farsi accompagnare nella visita alla città di Bologna nel tempo da Apa l’Etrusco, simpatico personaggio col pancione e la voce di Lucio Dalla, realizzato per il nuovo Museo della Città-Genus Bononiae, che aprirà a gennaio 2012? E’ un cortometraggio in cui gli spettatori possono compiere un viaggio lungo 2.700 anni nella storia bolognese etrusca, romana, medievale, rinascimentale, fino alla passeggiata finale nel diciottesimo e diciannovesimo secolo. Gli strumenti tecnologici e gli stili di comunicazione usati nei vari progetti in mostra sono differenti, dalle applicazioni filmiche e multimediali alle applicazioni immersive di realtà virtuale, dalla realtà aumentata fino all’interazione naturale, dalle simulazioni complesse alla vita artificiale. Tra i 18 progetti si dialoga con due nobili etruschi di 2700 anni fa all’interno della tomba Regolini-Galassi, scoprire le origini dell’uomo nella grotta di Atapuerca, partecipare del sogno di Alessandro Magno visitando la grande Alessandria, confondersi nei vapori delle terme romane fra i colli Euganei, esplorare la Cattedrale di Santiago di Compostela. Grande interesse sta suscitando “I Longobardi su iPad”, sistema sperimentale di visualizzazione museale basato su tablet per la selezione dei dati storici ed archeologici.