Capaccio: Troncone precisa sulla situazione edile

 E’ bene che anche le facce di bronzo arrossiscano, soprattutto quando, approfittando del ruolo, con arroganza scherniscono o tacitino consigli dati da chi per anni è stato apprezzato addetto ai lavori o mission. In riferimento alle affermazioni fatte dagli assessori alla Pubblica Istruzione ed ai Lavori Pubblici del comune di Capaccio in merito alla situazione degli edifici scolastici del comune, in particolare quelli destinati alle scuole dell’infanzia e dell’obbligo, di stretta competenza gestionale comunale,  reputo opportuno che i cittadini di Capaccio vengano a conoscenza di considerazioni e fatti.  Dopo il terremoto in Molise, in modo particolare quello che colpì il paese di S. Giuliano di Puglia il 31 ottobre 2002, fu sancito di dare attuazione piena al combinato disposto della Legge 23/1996 ed in particolare, anche in riferimento a quanto successo in quel di Rivoli (TO) fu imposto un accertamento sullo stato di salute di tutti gli edifici scolastici esistenti sul territorio nazionale. In virtù di tali disposizioni, nel 2009, furono messi in atto, mediante convenzioni con professionisti esterni, gli accertamenti sulla staticità dei plessi scolastici che insistono sul territorio comunale, tra questi quelli di Borgo Nuovo e Vannulo. I risultati non sono stati pubblicati ma, stando a quanto attuato, si suppone che denunciassero forte criticità. Immediatamente si è appreso del plesso di Borgo Nuovo e con notevole ritardo (agosto 2011) di quello di Vannulo. Gli altri plessi, a dire dei tecnici comunali e come affermato, nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, dall’assessore ai lavori pubblici e dal Vice Sindaco, godono di ottima salute. Per quanto concerne l’edificio di Borgo Nuovo, i tecnici comunali, invero, avevano rilevato delle carenze che vertevano sulla sicurezza non delle strutture in se, ma circoscritte ai soli impianti tecnologici, elettrici e di riscaldamento. Tanto è vero che dalla programmazione triennale delle opere pubbliche, approvato più volte con deliberazioni del Consiglio Comunale sino alla deliberazione n. 90/2009, in merito all’edificio scolastico di Borgo Nuovo troviamo una programmazione di lavori con relativa richiesta di finanziamento, avanzata già dall’Amministrazione Sica di €. 340.000 per il rifacimento e messa in sicurezza dell’impianto elettrico e per rifacimento e messa in sicurezza dell’impianto di riscaldamento. In quest’ultima delibera consiliare, fu preso atto del finanziamento elargito in proposito dalla Regione Campania per €. 455.328 (300.907+154.421) autorizzando un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti con una rata annua di €. 34.557,69 a carico della Regione ed €. 11.791,27 a carico del comune. Tali esigenze furono inserite nel piano triennale al n. 82 e 83, lasciando anche in piano al n. 11  €. 340.000 per la stessa esigenza. Nel 2010 con delibera n. 36 la pianificazione  venne rimodulata  per un importo di €. 262..644 e da qui la spesa di €. 720.000, riferita in una precedente comunicazione dall’assessore ai lavori pubblici. Una volta ricevuti i finanziamenti, alla luce degli accertamenti fatti dal professionista convenzionato per la verifica della staticità del plesso, l’allora assessore alla pubblica istruzione e tecnico in materia edilizia ( arch. Guglielmotti), dopo aver avanzato una ipotesi di realizzazione di una o più cittadelle scolastiche che  accorpassero una buona parte delle scolaresche capaccesi, a seguito anche di rimostranze  dei genitori di alcuni alunni, in sostituzione di quanto finanziato, optò per il rifacimento “ex novo” dell’edificio, in attesa di tempi migliori, ben sapendo di sacrificare in spazio l’opera che si andava a realizzare. Quindi, oggi i bambini di Borgo Nuovo hanno un nuovo edificio, ridimensionato negli spazi nei confronti di quello esistente, grazie in gran parte a finanziamenti progettati, per altre esigenze, ed ottenuti dalla vituperata Amministrazione Sica. Nel piano triennale, ereditato da precedenti amministrazioni troviamo, €. 145.000 da destinare al plesso di Gromola e €. 1.000.000 da destinare  ad un nuovo plesso scolastico a Capaccio Capoluogo da realizzare in un sito (Chiusa Leone)  già individuato nel vigente PRG .Le uniche aggiunte, in materia specifica, sono quelle effettuate a seguito dei finanziamenti regionali suddetti e quella inserita per €. 5.000.000 da realizzarsi in Capaccio Scalo, per iniziativa dell’assessore alla pubblica istruzione Guglielmotti a seguito dei fatti non solo di Borgo Nuovo e, se si vuole, anche su sollecitazione concordata, del sottoscritto. Per accedere a finanziamenti esterni, in un momento di particolare crisi, quale quella esistente, occorre progettare seriamente opere infrastrutturali urgenti e compatibili. Le opere infrastrutturali per natura si dividono in opere di urbanizzazione primaria ed opere di urbanizzazione secondaria. Alle opere di urbanizzazione primaria appartengono la realizzazione di:

        Rete fognaria e relativo impianto di depurazione delle acque luride;

        Rete idrica, costituita dalla condotta per l’erogazione dell’acqua potabile e relative opere di captazione, il sollevamento accessorio;

        Strade;

        Rete per l’erogazione del gas combustibile per uso domestico ed i relativi condotti ed allacciamenti;

        Rete per l’erogazione  e distribuzione di energia elettrica per usi domestici ed industriali

        Rete telefonica comprese centraline e servizi per gli edifici;

        Di spazi di verde attrezzato;

         Pubblica illuminazione;

        ampliamento e costruzione cimiteri.

Alle opere di urbanizzazione secondaria appartengono la realizzazione di:

        Centri sociali;

        Asili nido;

        Scuole materne o dell’infanzia;

        Scuole dell’obbligo;

        Mercati;

        Sedi comunali e delegazioni comunali;

        Chiese ed altri edifici religiosi;

        Impianti sportivi o acquisizione di aree da destinare a verde pubblico di quartiere.

Inventarsi, facendo effetto sulle emozioni del momento, un plesso scolastico per €. 2.500.000 da realizzare in una borgata quando in piano è già inserita una spesa programmata analoga di €. 5.000.000 per realizzare, a meno di 1 km. di distanza, un qualcosa di più funzionale ed aderente alle necessità di sviluppo di una popolazione più vasta, rappresenta a mio parere più una mossa elettorale, con un non necessario aggravio di spese di progettazione, che una scelta ponderata. Se poi confessiamo ai cittadini che molta parte di questa spesa graverà sulle spalle di tutti i capaccesi , penso che la risposta dei residenti di altre contrade non tarderanno a farsi sentire. Inoltre se si pensa che chi legge le carte ci dorma sopra, allora si perde anche in rispetto verso gli organi sovraordinati. Concludo dicendo che un’azione programmatica, ha  continuità quando di questa si conosca e se ne accerti un inizio. Nel caso specifico, come chiarito, non è, anzi… se proprio vogliamo essere precisi, un qualcosa in merito alla programmazione di edilizia scolastica la troviamo, per  Unmilione di euro, in quel di Capaccio Capoluogo, interessando un sito, del quale l’Amministrazione Marino, guarda caso coerenza, capacità di programmazione, ne ha proposto e disposto l’alienazione, in cambio di 500 metri circa di strada lastricata, in barba alla stessa programmazione, al vigente P.R.G., all’estenuante opposizione dei consiglieri di minoranza, del Presidente del Consiglio Comunale e di molti cittadini sottoscrittori.

Giuseppe Antonio Troncone