Cilento: questione Parco, Fasano difende Troiano

«Una cosa è l’area del Parco, altra cosa è la gestione amministrativa dello stesso: è opportuno distinguere le due cose». Il sen. Vincenzo Fasano torna sulla polemica relativa al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per fare delle importanti precisazioni.«Che l’area del Parco abbia i problemi di cui si è discusso nei giorni scorsi appare evidente. Ben altra cosa, però, è la critica, a mio avviso ingenerosa, agli attuali vertici del Parco, a cominciare dal presidente Troiano. Se dobbiamo aprire una stagione di riflessione sulle cose da fare per rilanciare il Cilento, sicuramente sarò in prima linea e avanzerò proposte. Ribadisco la mia volontà di informare personalmente il ministro Prestigiacomo. Se si tratta invece di fare processi – sottolinea il sen. Fasano – devo precisare che è vero che Troiano, come tutti i suoi predecessori, è stato nominato su indicazione politica, ma non è un politico, a differenza dei suoi predecessori, cioè Tarallo e Di Masi. Il primo sindaco dei verdi, il secondo assessore di Bassolino. Dunque, da questo punto di vista, Troiano non accetti lezioni da nessuno e continui a interagire con Regione, Provincia e Ministero dell’Ambiente perché sono questi i livelli istituzionali con i quali il Presidente del Parco si deve confrontare».Il sen. Vincenzo Fasano, infine, nell’incoraggiare Troiano ad andare avanti continuando a fare il suo lavoro, ricorda gli importanti traguardi dallo stesso raggiunti: «L’approvazione del Piano Parco, le numerose iniziative volte alla tutela delle due Aree Marine Protette istituite con decreto del ministro Prestigiacomo, l’intensificazione della collaborazione con la guardia Costiera, lo sviluppo di progetti quali “I lidi del Parco”, per promuovere un modello di gestione dell’impresa balneare ecosostenibile, l’accesso alla lista dei Geoparchi, la collaborazione con l’Università Parthenope di Napoli sul monitoraggio dei fondali marini delle due aree protette».«Insomma – conclude Fasano – sulla base di tutto questo, ribadisco la mia presenza nel Cilento accanto alle popolazioni per contribuire a rilanciarne lo sviluppo e dissento decisamente dal pretestuoso attacco politico ai vertici del Parco».