Tramonti: 5 grandi appuntamenti con la tradizione enogastronomica

Si inizia con il quarto Festival Enogastronomico di Corsano (da Venerdì 5 a Domenica 7 agosto) tra canti popolari e antichi mestieri per poi proseguire con il Festival della Pizza (Lunedì 8 e Martedì 9 agosto), che coincide col tradizionale raduno dell’esercito di pizzaioli in omaggio a colui che fu il pioniere di questa attività. Luigi Giordano proprio l’8 agosto del 1950 legò per sempre il nome della pizza a quello della città di Tramonti, aprendo la prima pizzeria a Loreto di Novara. E il successo non tardò ad arrivare: le richieste di quella pasta al pomodoro col fiordilatte filante indussero Giordano a impiantare una fitta rete di ristoranti in tutto il nord dell’Italia, chiamando a raccolta tutti i pizzaioli originari di Tramonti. Ad oggi sono circa 3000 le pizzerie di tutta Italia a gestione ‘tramontana’. Infatti, se la pizza figura ai primi posti nelle classifiche di gradimento degli italiani a tavola, il merito è soprattutto di quegli emigranti che hanno trasformato un’antica tradizione casalinga in autentica attività commerciale. E saranno tre i tipi di pizza proposti dalla rassegna: integrale (quella, cioè, che viene tutt’oggi consumata in occasione della commemorazione dei defunti); Deco (Denominazione Comunale), la  carta d’identità del prodotto di eccellenza istituita e riconosciuta dal Comune di Tramonti; il ‘Pizzino’, una pizza ‘nuova’, più piccola, brevettata ad Alessandria proprio da un pizzaiolo di origini tramontane e che sarà presentata in anteprima nazionale alla festa della Pizza di Tramonti. Si tratta di un impasto contenuto in una corona in metallo nel momento in cui viene infornato, allo scopo di conferire differenti proprietà e sapori al prodotto finito. Il percorso tra i sapori e i saperi della Costa d’Amalfi proseguirà Mercoledì 10 agosto con Calici di Stelle, l’evento clou dell’intera kermesse, prima ancora che una vetrina di tipicità per quei palati raffinati capaci di risvegliare il desiderio sopito delle cose buone. Nel Convento di San Francesco sarà festa di stelle cadenti e di sapore con le tipicità del territorio realizzate dalle aziende agricole (insaccati,fior di latte e formaggi ovicaprini), dai ristoranti, dalle pasticcerie e dagli artigiani di Tramonti. La manifestazione che sarà preceduta da una tavola rotonda sul tema “Quando il vino colora il paesaggio della montiera”, è inserita anche quest’anno nel progetto Costiera dei Fiori con l’intenzione di promuovere e valorizzare le risorse territoriali, integrando le tradizioni storico-culturali con quelle rurali ed enogastronomiche in un unicum in cui stelle, bellezze naturali e paesaggistiche fanno da cornice nella notte di San Lorenzo. Il lungo week-end del sapore e dei profumi della Divina proseguirà nel borgo di Gete, operosa frazione di Tramonti dove si concentra la maggiore produzione uve Tintore, straordinari grappoli a bacche rosse che prendono corpo su viti sorprendentemente a piede franco. L’iniziativa di esaltare il vino locale con una Festa del Vino, organizzata dall’Associazione Gete e in programma Giovedì 11 e Venerdì 12 agosto, si svolge anche stavolta nell’ottica del grande rigore e dell’alta qualità, rivolta com’è ad un pubblico di amatori e esperti che sanno apprezzare e gustare i vini Doc della Costa d’Amalfi e i “Terroir” locali, preziosità conosciuta in tutto il mondo. Ma più in particolare ha l’intento di esaltare le qualità organolettiche del Tintore, uno dei più antichi vitigni della Campania. Anche a Gete, con le sue tre cantine, sono previste carrellate di prodotti tipici e vino a go go, oltre che allo straordinario percorso lungo la via degli Asceti, tra vitigni secolari e sentieri che si arrampicano tra i terrazzamenti. A fare da cornice sarà l’incanto dei luoghi con la Cappella Rupestre mentre l’atmosfera sarà garantita dal suono delle tammorre. E la due giorni dedicata al vino saròà l’occasione per presentare ufficialmente l’ambizioso progetto enogastronomico “Racconti valori e tradizioni della dieta mediterranea dal Cilento alla Costa d’Amalfi”. Penultimo appuntamento Martedì 16 e Mercoledì 17 a Campionola con la Festa del Fior di latte per svelare un’altra entusiasmante strada del sapore. Quella del latte di vaccino e dei suoi derivati che attraversa in lungo e in largo le colline di Tramonti. Da Cesarano a Campinola; da Capitignato a Gete, dove la filiera segue ancora i metodi tradizionali. A cominciare dalla produzione di fior di latte e caciocavalli, tutti rigorosamente «fatti a mano». E su quella che un tempo era l’attività più diffusa (oltre quaranta caseifici a fronte dei nove attuali) esistono persino due leggende, una delle quali conduce direttamente alla pizza, offerta alla regina Margherita da don Raffaele Esposito, il quale sostituì il formaggio proprio col fior di latte tramontano. E scovare oggi gli ultimi casari in questo immenso cuore verde della Costiera Amalfitana, non è impresa facile, perché i loro piccoli laboratori sono per lo più nascosti tra grappoli di case che si arrampicano lungo le colline. Ed è per questo che l’iniziativa si propone di mettere in vetrina un prodotto di nicchia prima di invitare buongustai e turisti a inoltrarsi tra sterrati e piccole arterie interpoderali, per dar vita al gioco della conquista dei sapori con una singolare “caccia al casaro”. Ultimo appuntamento Giovedì 18 e Venerdì 19 agosto a Figlino con “Borgo da Favola”, un itinerario enogastronomico e religioso impreziosito dalla presenza di artisti da strada. Per due serate sarà come tornare indietro nel tempo, nel mondo di Alice nel paese delle meraviglie e di Pinocchio, là dove soltanto la fantasia è capace di arrivare.