Noi Sud: Iannaccone, Milo? Dica come ha speso i soldi del finanziamento pubblico

   ‘Suona davvero strano sentir parlare di espulsione un deputato come Antonio Milo la cui carriera politica ha avuto un unico momento di notorietà quando il quotidiano “La Repubblica” di domenica 10 luglio, trattando dell’inchiesta sulla P4, gli ha dedicato un lungo articolo. Ma Milo non disperi: il prossimo momento di notorietà lo avrà quando l’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati dovrà verificare il perché, in quanto tesoriere del partito, non ha mai reso noto come ha speso gli oltre 180mila euro del finanziamento pubblico dell’anno 2010.’ Lo afferma Arturo Iannaccone, Segretario Nazionale di Noi Sud e deputato di PT.’Scotti, Milo e Sardelli – prosegue – si sono messi politicamente fuori da Noi Sud quando hanno deciso di dar vita ad un nuovo soggetto politico. Tra l’altro, al di là delle illazioni dei tre, sono segretario nazionale di Noi Sud in virtù dell’atto fondativo del Partito, non modificabile, che sancisce che le cariche rimangono in vita fino alla celebrazione del congresso. In più la totalità dei Segretari regionali, la maggioranza del Gruppo parlamentare, si sono esplicitamente espressi a mio favore e contro le posizioni assunte recentemente dai tre di partecipare alla costituente del Partito Popolare, abbandonando l’idea di dar vita ad un grande partito del sud. Scotti – aggiunge il Segretario Nazionale di Noi Sud – ,abile a trovare complicità politiche in virtù del suo ruolo nella Link Campus, dia conto della sua opaca attività di governo che non ha prodotto alcun beneficio concreto per il Sud.”In ogni caso, ribadisco che questi tre signori risponderanno dinanzi all’autorità giudiziaria, non solo per gli aspetti oscuri che attengono la gestione dei fondi del finanziamento pubblico al partito, ma – conclude Iannaccone – anche per le dichiarazioni calunniose che rilasciano costantemente.’