Colliano: catturava “Cardellini” denunciato dal Wwf

Incessante e particolarmente impegnativo il lavoro delle Guardie Ambientali del WWF della Sezione Provinciale di Salerno, per la repressione dei reati di “bracconaggio” e di quant’altro a danno dell’Ambiente, Aree protette e della fauna selvatica, in un periodo stagionale particolarmente critico, che come ogni anno in questi mesi caldi, con il conseguente aumento di affluenza all’aria aperta, si assiste purtroppo,  a tanti danneggiamenti  provocati dall’uomo, per incuria o qualsivoglia dolo, di irrimediabile entità per le aree naturali del Nostro Paese, mettendo in serio pericolo la sopravvivenza anche di tante specie di animali selvatici. Per l’appunto, in uno dei tanti controlli del territorio boschivo, le Guardie del WWF Italia del Coordinamento Provinciale di Salerno, con Fabrizio Lullo e con la preziosa collaborazione della GPG appartenente all’Associazione Rangers D’Italia” “Gaudiosi Guido”, intervenivano immediatamente per bloccare l’attività illecita di: M.G. di anni 45, residente a Napoli, che in trasferta nell’Agro del Comune di Colliano (SA), attrezzato di rete per uccellagione, gabbiette trappola e “Cardellini vivi”  utilizzati da richiamo, era intento alla cattura di piccoli uccelli selvatici e “Cardellini”  che adescati dal mangime e dall’acqua appositamente sistemate allo scopo, si avvicinavano “alla posta”  cioè a portata di cattura e abilmente “il bracconiere”  manovrando una cordicina, faceva scattare la trappola con  la rete  che richiudendosi repentinamente,  imprigionava i malcapitati uccellini impedendo loro qualsiasi possibilità di involarsi. Purtroppo tale attività illegale è finalizzata al commercio fuorilegge di molte specie di volatili “avifauna selvatica” che per le loro caratteristiche “naturali” risultano ancora molto richiesti da collezionisti, amatori che pur di avere specie con particolari doti canore, sono disposti a pagare ai bracconieri, ingenti somme di denaro. Le Guardie del WWF accertati i fatti e la flagranza di reato, provvedevano alla verbalizzazione e  denunciavano il responsabile  all’A.G.,  oltre al sequestro di tutta l’attrezzatura utilizzata da M.G. e costituente  corpo di reato. I volatili illegalmente catturati e sequestrati, in considerazione delle  buone condizioni fisiche e la capacità al “volo” venivano successivamente liberati in luogo e condizioni idonei.