Mala Sanità?

di Rita Occidente Lupo

Igiene e setticità. Nei luoghi sanitari, indispensabile curare soprattutto la profilassi, affinchè infezioni killer non possano diventare letali. Attraverso mani, strumenti chirurgici, liquidi d’ infusione. In Europa, infezioni ospedaliere oltre 4 milioni di casi annui, con consequenziali decessi di circa 37.000 individui. Nei 27 Paesi dell’Unione, numero analogo d’ incidenti stradali mortali. Tante le vittime della strada, quante quelle nelle corsie ospedaliere, stroncate da batteri e virus. In Italia il 5-8% dei pazienti contrae infezioni difficilmente risolvibili, che debellano soprattutto le vie urinarie, respiratorie ed ematiche. Le infezioni potenzialmente prevenibili sono il 30% e quindi ogni anno si potrebbero evitare tra i 135.000 e i 210.000 casi e tra i 1.350 e i 2.100 morti. Ormai curare il rapporto paziente-medico, struttura-infermo sembra doveroso laddove la ricerca compie passi da gigante non solo preventivi. Eppure ancora deficita, alla Sanità, quella giusta marcia, per far sì che davvero la “Mala”, non abbia il sopravvento su quella benefica. Nelle strutture che vantano accorsate tecniche avanguardiste ed innovazioni tecnologiche competitive, ancora l’allarme per i costanti casi in cui un semplice catetere o una banale iniezione, possono aggravare la salute anzichè curarla!