Laurino: a teatro mafia e scorie nucleari con Ulderico Pesce

Centrali nucleari, rifiuti radioattivi da smaltire e la mano della mafia sui traffici illeciti: un pezzo di storia italiana raccontata da Ulderico Pesce, che domani (7 maggio, alle ore 21) porterà sul palcoscenico di Laurino “Storie di scorie”, per la seconda data della stagione teatrale curata dalla direttrice artistica Almerica Schiavo, e patrocinata dalla Banca di Credito Cooperativo Monte Pruno di Roscigno e Laurino. Dopo il successo di Peppe Barra in “Ci vediamo poco fa”, che il 30 aprile scorso ha inaugurato il cartellone con i classici della canzone italiana rivisitate in chiave personale, ora tocca ad argomenti più seri, e quanto mai attuali. “Storie di scorie” racconta infatti la vita di Nicola, che ha lavorato come addetto alle pulizie nel deposito nucleare della Trisaia di Rotondella (in provincia di Matera) in cui dagli anni ’60 sono custodite 64 barre di uranio provenienti dagli Stati Uniti. L’uomo ha scoperto alcuni traffici illeciti ed è stato licenziato. Successivamente è partito volontario per la Bosnia dove ha respirato polvere di proiettile all’uranio e si è ammalato. Tornato in Italia è stato assunto dalle Poste Italiane come postino a Saluggia (Vc). La piccola casa che ha preso in affitto sulla Dora Baltea si affaccia proprio sul deposito nucleare del posto. Nel 2003 decide di tornare in Basilicata per partecipare alle proteste dei lucani contro la decisione del governo di realizzare un sito di stoccaggio dei rifiuti nucleari a Scanzano Jonico (Matera). Terzo e ultimo appuntamento il 2 giugno con “Osceno Novecento”: protagonista Maria Letizia Gorga, che porta in scena canzoni del Novecento ritenute “scabrose” e quindi relegate in una sorta di limbo della discografia, ma oggi utili a ripercorrere le vicende e le storie del Secolo breve. Per informazioni e per l’acquisto dei biglietti è possibile contattare i numeri 393.6730458 – 338.1356327. “Anche per il 2011 – ha detto Almerica Schiavo – siamo riusciti a realizzare una stagione teatrale di altissima qualità, nonostante le difficoltà economiche, per regalare al pubblico del Cilento, e non solo, momenti di pura arte e continuare il percorso di valorizzazione del Teatro di Laurino, un gioiello architettonico e uno straordinario contenitore che altrimenti avrebbe visto svanire la sua funzione di attrattore culturale per il territorio. Un territorio – ha concluso – che ha bisogno di attività come questa e su cui ci siamo impegnati fino in fondo”.