Pd: dieta mediterranea, Andria scrive al ministro Romano

Da notizie di stampa ho rilevato che non sarebbe stata ancora definita la delegazione italiana alla riunione intergovernativa che avrà luogo a Madrid lunedì prossimo, 11 aprile, tra i Rappresentanti dei Paesi promotori (Spagna, Italia, Grecia e Marocco) della iscrizione della Dieta Mediterranea nella lista UNESCO del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità”, lo dichiara Alfonso Andria, vice Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, che, in una lettera al Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano, aggiunge: “Ove tale informazione corrispondesse al vero, desidero sottoporre alla Sua attenzione, Signor Ministro, l’opportunità di una tempestiva determinazione al riguardo”. “L’importante riconoscimento, sancito il 16 novembre 2010 durante la sessione di lavoro dell’apposito Comitato a Nairobi – prosegue Andria  vincola i Paesi proponenti ad una serie di azioni conseguenti, il cui Coordinamento dovrà essere affidato ad uno dei quattro partner che ne otterrà la sede”. E’ perciò indispensabile, a giudizio del parlamentare PD, che l’Italia vi sia un’autorevole rappresentazione del Paese al tavolo di Madrid “non soltanto al fine di concorrere all’individuazione delle scelte, ma anche di avanzare – come è fortemente auspicabile – proposte relative alla localizzazione del Coordinamento in Italia”. Andria ricorda, poi, che poco più di un mese fa il predecessore del Ministro Romano, Giancarlo Galan, inaugurò a Pollica (Salerno) il Centro Studi per Dieta Mediterranea intitolato al nome del compianto Sindaco Angelo Vassallo, vittima di un efferato attentato nel settembre 2010. “Mi auguro – conclude Andria nella lettera – che sia possibile a Lei personalmente, Signor Ministro, compatibilmente con i Suoi impegni, di partecipare alla riunione intergovernativa di Madrid. In caso contrario, mi permetto suggerirLe la necessità che i Rappresentanti da Lei delegati  sostengano la valorizzazione del Cilento e del Comune di Pollica, notoriamente riconosciuti come la “culla” della Dieta Mediterranea”.