Roma: esercito regionale, Cirielli incostituzionale con mia proposta di legge

 « Desidero fare chiarezza sulle profonde differenze tra la mia proposta di legge e quella presentata giorni orsono da alcuni colleghi della Lega ». Al termine dei lavori della IV Commissione Difesa, il Presidente, On. Edmondo Cirielli, è intervenuto sulla proposta di legge che nei giorni scorsi ha destato molto scalpore, tendente alla creazione di quello che la stampa ha definito “esercito regionale”. «La mia proposta di legge (4106) di fatto non crea una nuova struttura ma mira ad integrare, nell’alveo dell’attuale ordinamento delle Forze Armate e per sopperire alla sospensione del servizio di leva, una nuova “Forza di mobilitazione” laddove ciò si renda necessario; vi è infatti un vuoto normativo in tal senso. La proposta Gidoni (4174), invece, crea un vero e proprio nuovo Corpo permanente, attribuendogli oltretutto anche delle prerogative che potrebbero intersecarsi, se non addirittura confliggere, con quelle affidate alla Protezione Civile e al Dipartimento del Soccorso Pubblico del Ministero dell’Interno. In buona sostanza – continua Cirielli – nella mia proposta faccio riferimento a un bacino di volontari, costituito virtualmente ma mobilitabile in tempo reale, all’occorrenza, solo dal Governo e non certo dalle Regioni e già addestrati ed integrati all’interno dei reparti già esistenti delle Forze Armate. La proposta leghista, invece, crea nuove unità chiamate “battaglioni” che, di fatto, si affiancherebbero a quelle già esistenti, crea nuove linee di comando e, soprattutto, attribuisce ai Presidenti di Regione una competenza impropria, direi incostituzionale, poichè gli affida la possibilità di mobilitarli e addirittura che siano posti alle loro dipendenze ».  Così conclude il Presidente Cirielli: « Appare quindi di tutta evidenza che le due proposte sono ispirate da finalità e da contenuti profondamente diversi e che il loro iter non potrà affatto proseguire in maniera congiunta ».