Salerno: trasporti, Ciccone “Provincia recupera servizi trasporto pubblico”

 «La Provincia di Salerno non taglia alcun trasferimento al CSTP, né lo destina ad alcune aziende private». Lo precisa l’assessore provinciale ai Trasporti e Mobilità, Romano Ciccone, in riferimento alle dichiarazioni dell’assessore alla Mobilità del Comune di Salerno, Luca Cascone. «In realtà – spiega Ciccone – come forse l’assessore Cascone fa finta di non capire, dati i reali costi di erogazione dei servizi di Trasporto Pubblico Locale amministrati, extraurbani ed urbani, la Provincia è costretta, sia a parità di risorse che nel caso dei probabili tagli delle risorse regionali, a riequilibrare la distribuzione dei fondi fra aziende di trasporto amministrate (ca. 50) per assicurare il massimo possibile dei servizi con il minor sacrificio possibile della forza lavorativa. E, purtroppo, come anche altre aziende private interessate, il CSTP, grazie ad una scellerata “politica” aziendale (trattasi di s.p.a.) delle pregresse amministrazioni, ha espresso ed esprime bilanci in reiterata perdita, con costi di produzione di gran lunga superiori alle medie nazionali (peraltro ‘ribadite’ anche dalla deliberazione regionale) che non possono essere sopportati dall’utenza della Provincia, né dalle amministrazioni socie della spa».«L’assessore Cascone – continua – sa bene che quell’azienda “pubblica” (che è una s.p.a. aderente a Confindustria) oltre che operare con prezzi “fuori mercato” da anni, per scelte delle precedenti gestioni, si è “permessa” di fornire servizi urbani al Comune capoluogo a corrispettivi bassissimi (da perdita!). Perché l’assessore Cascone non concentra l’attenzione sui “ridicoli” trasferimenti deliberati dal Comune capoluogo in favore del CSTP per l’erogazione di servizi urbani  (“accettati” dalla precedente amministrazione dell’azienda), le cui passività sono state travasate sul capitale degli altri Enti proprietari? Perché l’assessore Cascone non concentra l’attenzione sui costi esorbitanti “derivati” al  CSTP dalla scellerata politica di assunzioni operata in maniera sostanziale dalla precedente amministrazione?» «Quante unità “lavorative” non produttive, derivanti da quella gestione, sono presenti in quell’azienda pubblica: questi – conclude Ciccone – sono i problemi reali con cui l’attuale amministrazione della spa sta “lottando” per salvare l’azienda. Né potrebbe essere di aiuto all’azienda continuare a “sussidiare” all’infinito attività in perdita senza intervenire su un attento e progressivo risanamento dei conti».