Amarcord / sei anni fa Yasmina…

Alla deriva nel mare in tempesta la nave Yasmina si arenò sulla spiaggia di Torrione il 4 febbraio 2005. Trasportava, con destinazione La Spezia, 224 pesanti coils di acciaio. Non fu facile rimuoverla. Per settimane si susseguirono i tentativi dei rimorchiatori, mentre veniva dragato il fondale, prima che si potesse finalmente portarla al largo. Intanto i palazzi antistanti tremavano a causa delle scosse determinate dalle forti ondate che si infrangevano sulla fiancata della nave. Sorprendeva sempre più, peraltro, il turismo per Yasmina. Ad  ammirare il fenomeno venivano da ogni parte. La meraviglia manifestata richiamava, seppure nelle dovute proporzioni, la fantastica scena del transatlantico Rex nell’onirico, poetico film Amarcord di Federico Fellini. La stampa non si limitò alla sola cronaca, ma offrì ai lettori articoli di “colore”, corroborati dalle opinioni di intellettuali, poeti e scrittori. All’Università studiosi di varie discipline e politici si confrontarono sull’ <apparizione> di Yasmina, mentre l’assessore all’ Ambiente Pierangelo Cardalesi dichiarava: “E’ come se fosse caduto un meteorite. Ne siamo tutti affascinati”. Intere pagine di giornali dedicò a Yasmina il poeta Rino Mele, docente universitario di storia del teatro e insigne critico delle opere pirandelliane, che ebbe la geniale idea di far dipingere la nave arenata dai più illustri artisti salernitani. Proprio per dare risalto all’evento disegnai la vignetta che, con flashback, ripropongo a distanza di sei anni. Non mancò inoltre l’idea eccentrica di Vittorio Sgarbi con la proposta di lasciare Yasmina nel mare di Salerno come un’opera d’arte.
   

Arnaldo Amabile