Giovani e disagio

di Rita Occidente Lupo

Tante inquietudini, nell’universo giovanile, che non fa sconti per chi si sente coartato dalla timidezza. Spesso, il branco e l’isolamento, nemici d’un profitto scolastico soddisfacente. Non sempre colto come occasione di crescita umana, ma spesso solo sotto l’aspetto meramente culturale. Eppure tante storie di disagio, spesso interrogano la didattica. Allungando la mano valutativa, su quegli elementi che spesso nicchiano dietro l’apparente indifferenza alle aule scolastiche. Adolescenti e giovani inquieti…insofferenti dei banchi e dei docenti! Per troppi motivi, che spaziano dal conflitto generazionale, alla crisi d’identità. Dalle delusioni di cuore, alla mancata interazione nel gruppo classe. A Cosenza, un diciassettenne, l’ennesima vittima.. Minacciato dai coetanei di far da palo, per avventure da teppistelli e di tramutarsi in un novello Arsenio Lupin dei supermercati, il ragazzo avrebbe pensato di liberarsi delle minacce, ingerendo candeggina. Costanti le pressioni del branco, alle quali il giovane non è riuscito più a trovar rimedio, tranne nel gesto d’autodistruggersi. Un tentativo di suicidio per un giovane tranquillo, senza troppi grilli per la testa. Che alla fine, ha rivelato alle Forze dell’Ordine, l’amara verità. Il giro nel quale era entrato, non lo mollava, già reo d’ altre illegalità. Una grande forza di volontà ha messo in condizione lo studente di rivelare i vari autori, reiteratamente aguzzini di complicità, che non s’addiceva al suo personaggio. La violenza psicologica esercitata a lungo, alla fine s’è conclusa in una brillante azione delle Forze dell’Ordine, su mandato della Procura di Catanzaro e sulla liberazione, soprattutto di un incubo, per il diciassettenne!
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