Salerno: dimensionamento scolastico, Carpentieri “Strumentali polemiche sindacali”

“Contrariamente a quanto affermano, le organizzazioni sindacali sono state ascoltate e rese partecipi sia dei criteri sia, in seguito a loro singole richieste, delle soluzioni di dettaglio”. Lo rende noto l’assessore all’Edilizia Scolastica, Nunzio Carpentieri, rispondendo alle polemiche mosse dai sindacati riguardo al dimensionamento scolastico, pubblicato qualche giorno fa sugli organi di stampa. “L’incontro- continua-  è avvenuto alle ore 11.00 del giorno 13 dicembre 2010 alla presenza del dirigente provinciale del settore e del mio staff. Questi ultimi hanno chiarito loro anche alcuni aspetti del Piano e possono ben testimoniare della “condivisione di massima” espressa in tale sede, soprattutto in merito al “salvataggio” delle tante autonomie. Evidentemente, ad avvenuta approvazione del Piano di dimensionamento, le Organizzazioni sindacali devono pur far notare la loro presenza ai propri iscritti e, come tradizione, farlo con populistica critica di diniego”.“Quanto al merito delle decisioni – precisa – sarebbe opportuno che, prima di formulare critiche generiche e non rispondenti al vero, responsabilmente le Organizzazioni sindacali dicessero qualcosa ai dirigenti, al personale ATA e ai docenti delle 29 Autonomie del Ciclo inferiore e delle 12 del Ciclo Secondario gravemente sottodimensionate, che avrebbero dovuto essere accorpate e che il Piano ha lasciato anche per il prossimo anno scolastico”. “Allo stesso modo – aggiunge – dovrebbero esprimere le loro critiche ai dirigenti e ai docenti e agli alunni di quelle autonomie e di quei territori che hanno visto arricchirsi la loro offerta formativa con nuovi indirizzi, nuove opzioni e nuove articolazioni secondo le rispettive richieste. Non c’è stata, d’altra parte, nessuna decisione che non sia stata discussa, e in alcuni casi modificata, con l’apporto dei sindaci e dei dirigenti scolastici o che non risulti coerente e conforme sia agli obiettivi formativi sia a quelli normativi. Sarebbe opportuno che qualche volta i sindacati, più che avanzare pregiudiziali e vuote proteste, formulassero qualche seria e produttiva proposta”. “Un’attenta e non precostituita lettura del Piano – conclude-  avrebbe di certo fatto emergere che i criteri posti a base delle decisioni, attraverso un razionale e ponderato dimensionamento, hanno avuto come finalità fondamentale quella di offrire alle comunità locali una pluralità di scelte, articolate sul territorio, per agevolare l’esercizio del diritto all’istruzione, accogliendo anche le istanze della riforma e le legittime richieste e aspettative della popolazione scolastica”.