Salerno: sequestro patrimoniale preventivo

Questa mattina, personale della sezione Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Salerno, diretta dal dott. Raffaele Battista, ha proceduto al Sequestro Patrimoniale Preventivo di beni di ingente valore economico a  carico di M. V. nato a Salerno,  di anni 31, gestore di un esercizio commerciale di vendita abbigliamento nel quartiere Pastena di Salerno,  ai sensi della vigente normativa antimafia sulle misure di prevenzione. Il provvedimento e’ stato emesso dal Tribunale di Salerno – Sezione delle Misure di Prevenzione. M. V., più volte condannato, con sentenze di primo grado, per detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti nonché per il delitto di associazione di tipo mafioso sempre collegata anche con attività inerenti al traffico di droga, appare soggetto che vive in tutto o in parte con proventi di traffici delittuosi e quindi e’ stato ritenuto dai giudici applicabile nei suoi confronti la normativa antimafia di cui alla legge del 1965. Nel corso delle operazioni e’ stato sequestrata l’impresa individuale intestata al fratello di M. V., affidata per la gestione ad amministratore nominato dalla Autorità Giudiziaria. Gli accertamenti su sospetta movimentazione di danaro hanno portato al sequestro di un conto corrente, accesso presso una Banca di Salerno, sul quale sono stati sequestrati circa 65.000 euro. Sottoposti a sequestro, inoltre, un motociclo maxiscooter piaggio beverly 500 ed un motociclo scooter piaggio beverly 200 per il cui possesso non è stata trovata una giustificata provenienza del danaro speso per l’acquisto. Il valore totale del sequestro (esercizio commerciale e merce, soldi sul conto corrente, motocicli) ammonta a circa 170.000 euro. Si rappresenta che gli elementi investigativi raccolti (fonti conoscitive, fonti collaborative) hanno delineato l’attualità della pericolosità sociale di M. V., (presupposto del sequestro di prevenzione patrimoniale  effettuato), il quale ha operato nel settore del traffico e dello smercio di sostanze stupefacenti, con condotte che risultano espressive del concetto di “appartenenza” richiesto dalla suddetta normativa in materia di misure di prevenzione per l’irrogazione di misure personali e patrimoniali.