Padula: un deposito di rifiuti alla portata di tutti

Lorenzo Peluso

Continua il deposito di rifiuti speciali nei pressi del fiume Calore-Tanagro, nell’area a confine tra i comuni di Padula e Buonabitacolo. Un sito che, nonostante sia sotto gli occhi delle migliaia di automobilisti che quotidianamente attraversano la Strada Statale 517, continua ad essere interessato da depositi notturni di sacchetti di spazzatura e di rifiuti speciali quali pneumatici e batterie esauste. Una situazione che perdura da anni e che solo ad opera delle vibranti proteste da parte dei residenti, di tanto in tanto, sortisce la rimozione degli accumuli di rifiuti da parte del Comune di Padula. Una situazione gravissima che va a ledere l’immagine stessa del territorio che proprio in quel punto apre le porte al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Infatti l’area in questione si trova a pochi metri dall’innesto della Strada Statale 517 Bussentina che collega il Vallo di Diano al Golfo di Policastro, proprio sul confine tra i comuni di Padula e Buonabitacolo. Secondo quanto riferiscono alcuni residenti, l’area in questione, sembrerebbe essere “la terra di nessuno” perché molto de localizzata dal centro abitato di Padula e comunque distante dal centro abitato di Buonabitacolo. Come se non bastasse, da qualche settimana è stato persino rimosso il cartello di benvenuto, del Comune di Padula, nonché un cartello dedicato al poliziotto Joe Petrosino, che proprio a Padula ebbe i natali, posizionati proprio nel sito in questione, quasi a voler rimarcare la neutralità dell’area. A questo punto le proteste dei residenti si fanno sentire proprio verso l’amministrazione padulese che a loro dire non adotta provvedimenti concreti quali ad esempio un sistema di video sorveglianza. Ad indispettire la popolazione locale è infatti la frequenza costante dei depositi di spazzatura che evidentemente fanno pensare a degli habitué che potrebbero essere facilmente individuati attraverso l’istallazione di un sistema di video sorveglianza in loco. Uno strano destino per questo lembo di territorio che tra le altre cose dista poche centinaia di metri da un altro elemento altamente inquinante. Stiamo parlando dello stabilimento Intergrass che secondo quanto riportato dall’esposto in procura da parte del comitato civico, con le sue lavorazioni degli scarti di macellazione emette sgradevoli e maleodoranti emissioni di vapori e polveri che rendono la vita ai residenti davvero difficile.