Salerno: giornata internazionale di mobilitazione studentesca

Mercoledì 17 novembre 2010, ore 9:30, corteo da Piazza Ferrovia, Salerno. La mobilitazione nazionale che ormai da due anni coinvolge le differenti componenti dell’Università di Salerno, impegnate a proporre attraverso il Coordinamento di Ateneo azioni di protesta e di sensibilizzazione sulle conseguenze che l’approvazione del DDL Gelmini avrebbe sul presente e sul futuro della ricerca e della formazione universitaria pubbliche, trova domani, martedì 16 novembre 2010, un nuovo, importante momento di discussione e di proposta. L’assemblea di Ateneo, promossa anche dal neo-costituito Coordinamento dei professori associati, che viene significativamente ad affiancare il Coordinamento dei ricercatori nato nel 2008, intende non soltanto fare un bilancio di quanto accaduto nel corso degli ultimi mesi, segnati da un progressivo maturare della protesta contro le deludenti strategie di riforma proposte dal Governo, ma vuole soprattutto rilanciare forme di una ancora più decisa mobilitazione, locale e nazionale, in occasione della prossima discussione alla Camera del DDL di riforma dell’Università (18-25/11), i cui contenuti appaiono del tutto inadeguati a garantire lo sviluppo e la qualità della formazione e della ricerca dell’università pubblica italiana. Come ha sottolineato anche la Rete29aprile, il coordinamento nazionale che dalla scorsa primavera unisce i ricercatori degli Atenei italiani, è assolutamente urgente ribadire, anche di fronte alle apparenti concessioni finanziarie del ministro Tremonti – gli 800 milioni previsti per l’Università nell’emendamento alla Finanziaria in realtà non reintegrano che in minima parte i fondi in precedenza tagliati – che il DDL Gelmini è inaccettabile e va dunque ritirato. In caso contrario, da parte dei ricercatori verrà confermata l’indisponibilità alla didattica. Una scelta dolorosa che è motivata dalla volontà di respingere un progetto di riforma che svuota l’università pubblica italiana, aumentando la già intollerabile condizione di precarietà in cui lavorano e vivono i ricercatori più giovani e le forme di democrazia all’interno del sistema accademico, senza peraltro proporre forme credibili di valutazione dei risultati della ricerca universitaria. Altrettanto inaccettabile, come sottolineato dalla Rete della Conoscenza, è il taglio delle borse di studio universitarie dell’89,54% deciso dai provvedimenti finanziari del governo che cancella definitivamente il diritto allo studio in Italia, impedendo a tanti studenti di poter proseguire il proprio percorso di formazione.Obbiettivo dell’Assemblea di Ateneo sarà dunque la definizione di una serie di iniziative di protesta coordinate, grazie alla Rete29aprile, a livello nazionale, così da poter contribuire anche dall’Università di Salerno alla più ampia diffusione possibile delle ragioni della protesta contro il DDL Gelmini, dando al contempo voce alle proposte di riforma che provengono da chi lavora e vive all’interno dell’università – i ricercatori, i docenti, gli studenti, come pure il personale tecnico-amministrativo – e ne ha davvero a cuore lo sviluppo e il progresso. Mercoledì 17 novembre gli studenti manifesteranno a Salerno in corteo da Piazza Ferrovia a Piazza Portanova, unendosi alla grande mobilitazione della giornata internazionale degli studenti, promossa in Italia dalla Rete della Conoscenza, che vedrà scendere in piazza gli studenti di tutto il mondo per il diritto allo studio, per l’accesso ai saperi e alla conoscenza, contro la precarietà e per affermare che cultura e conoscenza sono l’unica strada possibile per riaprire le porte del futuro, il futuro delle giovani generazioni.