Giustino e Anna Fortunato: delle lettere private

 Aldo Bianchini

Un vero colpo di fortuna, quasi un miracolo per il recupero imprevisto ed imprevedibile un corposo quantitativo di “lettere private” che i fratelli Anna e Giustino Fortunato scambiarono con la famiglia Catenacci negli anni compresi tra il 1923 e il 1932. Il tutto è accaduto a Muro Lucano nel corso della giornata del 18 ottobre 2007. Quel giorno Vito Claps (già preside della scuola media statale G. Pascoli di Muro Lucano ed oggi noto scrittore) su invito del cugino Gerardo Farenga (leg. rappr. di un’impresa operante nel settore della raccolta differenziata) si recò presso l’azienda perché durante una ordinaria supervisione delle operazioni di selezione dei rifiuti erano state notate delle lettere a firma di Giustino Fortunato, il grande meridionalista del secolo scorso. Farenga, conoscendo la passione per gli studi storici del cugino, pensò bene di chiamarlo immediatamente al fine di una visione/verifica dell’autenticità degli scritti casualmente rinvenuti. Vito Claps capì subito l’importanza del materiale ritrovato e, giudicando il luogo poco idoneo, provvide subito a raccogliere il tutto per custodirlo nella propria abitazione. Il giorno seguente diede comunicazione scritta del ritrovamento al sindaco di Muro Lucano che trasmise la nota al prof. Tamblè (direttore dell’archivio di stato di Potenza e soprintendente archivistico per la Basilicata) che a sua volta informò il comando dei carabinieri preposto alla tutela del patrimonio culturale al fine di accertare la provenienza del carteggio e verificare se, eventualmente, era stato trafugato e per quale ragione. L’attività investigativa durò diversi mesi ed alla fine l’organo incaricato rimise alla competenza della Soprintendenza la definitiva destinazione dell’epistolario che non era risultato trafugato. Il prof. Tramblè propose al Claps di depositare il carteggio presso l’archivio di stato di Potenza, cosa che avvenne il 17 aprile 2008 nelle mani della funzionaria Valeria Verrastro. Due faldoni contenenti rispettivamente 34 lettere di Giustino Fortunato, 70 della sorella Anna indirizzate a Gennaro e Aida Catenacci e atti vari riguardanti la famiglia Catenacci di Rionero in Vulture. Nel giugno 2008 il soprintendente archivistico per la Basilicata ha dichiarato che “le carte della famiglia Catenacci sono di un interesse storico particolarmente importante” consentendo a Vito Claps ed alla moglie Antonietta Tarricone di fotocopiare le lettere al fine di avviare lo studio, in chiave storica, dei documenti per renderli di dominio pubblico. Cosa che accadrà a breve con la pubblicazione dell’opera dal titolo “Delle private lettere – Napoli 1923-1932” edita da CaliEditore di Rionero in Vulture. Il lavoro di ricostruzione, con note, è stato curato come detto dai coniugi Vito Claps e Antonietta Tarricone. “Dal carteggio viene fuori –ha dichiarato Vito Claps- l’importantissimo ruolo che ha svolto Anna a Napoli durante il lungo periodo di infermità del fratello Giustino e sulla graduale evoluzione dei mali che lo condussero a morte. Dal carteggio emerge anche con chiarezza lo splendido rapporto interfamiliare esistente all’epoca tra i Fortunato e i Catenacci”. Non fa nessuna altra anticipazione lo storico e scrittore Vito Claps e rimanda ulteriori sorprese alla presentazione del libro. Importanti a questo punto alcune note biografiche sui due autori. Vito Claps è nato a Muro Lucano nel 1945, laureato in pedagogia presso l’università di Salerno. E’ stato ordinario di materie letterarie ed anche preside della scuola media di Muro Lucano. Ha pubblicato numerosissime opere quali “Cronistoria dei terremoti in Basilicata”, “Fortunato, Nitti e il Collegio di Muro Lucano”, “La guerra e la pace” (dal discorso di Nitti a Muro L. del 1916) ma anche “Uomini muresi”, Muro Lucano, tra ricor4di e storia”, ecc. Ha curato inoltre numerose pubblicazioni su San Gerardo, il santo di Muro, e sul brigantaggio. E’ stato sempre aiutato e supportato dalla moglie Antonietta (laureata in pedagogia), già docente ordinaria ed attualmente impegnata fattivamente nel sociale. E’ autrice di numerosi articoli di attualità e collabora con diverse riviste periodiche. Come scrittrice ha partecipato al concorso letterario “La mia terra” con il racconto breve “Storia di un lucano”. Fino a “Delle private lettere – Napoli 1923/1932” di Giustino e Anna Fortunato di prossima pubblicazione a cura della CaliEditore di Rionero in Vulture.