Andria: “Vassallo, bandiera di legalità e tenace baluardo del suo territorio”

Tra quelle che ha conquistato per le marine del suo Comune, la bandiera che Angelo Vassallo ha tenuto più alta di tutte è quella della legalità, svolgendo un’azione amministrativa improntata alla massima trasparenza, la marcata propensione – spesso persino consapevolmente ostentata – all’inflessibilità, all’intransigente orgogliosa difesa del territorio, della sua integra conservazione, della sua identità”. Con queste parole il sen. Alfonso Andria, intervenendo quest’oggi in Aula dopo l’informativa del Governo sull’omicidio di Pollica, ha voluto tratteggiare il profilo dell’amministratore ma soprattutto il tratto dell’amico con il quale ha condiviso dal 1995 (quando cioè Vassallo venne eletto Sindaco del Comune cilentano e Andria Presidente della Provincia di Salerno) la “trincea” degli Enti locali. Andria nel suo intervento ha richiamato le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione della sua recente visita a Salerno il 14 settembre scorso: “Mentre altrove si tratta di disinfestare, di liberare e di risanare territori in cui questi fenomeni si sono tanto profondamente consolidati, qui c’è da prevenire; si tratta essenzialmente di condurre un’azione per prevenire una ulteriore penetrazione e per salvare territori, che finora sono rimasti integri rispetto al potere della camorra. E questo è un obiettivo che non può essere in nessun modo sacrificato o posposto ad altri. E che naturalmente richiede attenzione a livello nazionale ed investimenti adeguati, che non possono mancare”. Dopo l’efferato assassinio di Angelo Vassallo, secondo Andria, è dunque indispensabile assumere un grande impegno, anche sotto il profilo della prevenzione, teso soprattutto a sottrarre le nuove generazioni da suggestioni perverse e fuorvianti, a ridare sicurezza e fiducia nel futuro alle Comunità locali. Il sen. Alfonso Andria ha chiesto, dunque, quest’oggi al Governo, rappresentato dal Sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, un impegno preciso e ineludibile: “Un territorio così vasto, come quello del Cilento, un Comune così esteso come quello di Pollica – ha detto in conclusione il senatore del PD vanno tutelati attraverso presidi più adeguati ed una dotazione numericamente più consistente sia per la Magistratura inquirente che per le Forze dell’Ordine, anche soprattutto ai fini di un controllo capillare dei territori più “sensibili”. Andria, in conclusione, ha ricordato l’altro drammatico evento che ha investito il 9 settembre la provincia di Salerno: “In due opposti angoli della Costa Salernitana, quello Cilentano e quello Amalfitano, due tragedie così diverse eppure così uguali: Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica; Francesca Mansi, 25 anni, laureata in Economia. A Francesca piaceva ripetere: “L’unico vero rischio della vita è non voler correre alcun rischio”. Certo, credo si riferisse ad altro e non al suo ammirevole lavoro in un bar per aiutare la famiglia. Non è possibile!”.  E non è possibile nemmeno – ha aggiunto – che il rischio, fino alla perdita del bene supremo della vita, sia nel servizio che un Sindaco presta alla propria Comunità con dedizione, con rigore e con slancio impareggiabili. Ed è perciò che, comunque e ovunque, la presenza dello Stato va riaffermata, anche a tutela di posizioni così delicate e oggi particolarmente sovraesposte come quelle proprie dei Sindaci”.