Salerno: Mastella “Mi candido a sindaco di Napoli anche con Carfagna”

Rol

I Popolari del Sud, per riorganizzare il partito. In un momento di profonda crisi istituzionale, che registra in affanno il centro-sinistra e spaccature molteplici nel centro-destra. L’europarlamentare Clemente Mastella, sempre sulla cresta dell’onda politica, dà fiato alle trombe e ridiscende in campo senza battute d’arresto. Un suo modo di far politica, del tutto personale, ma che alla luce dei successi anche familiari, si mostra vincente. Ed in vista degl’immediati scadenzari elettorali, sul versante amministrativo, in forse su quello nazionale, almeno al momento sembra che la maretta tutta interna alla casa piddiellina sia sedata per far fremere le urne. “Siamo alleati del Pdl, ma occorre che il centro-destra, ci tratti da tali, altrimenti correremo da soli!” Efficace il suo messaggio, nel corso di un affollato incontro presso il Bar Moka,  nella stipata saletta, tra gli amici di sempre, ma anche tra tanti curiosi, che guardano al leader di Ceppaloni, con stupore ed ammirazione. “Pronti anche a fare un passo indietro, per far avanzare il nuovo-ha proluso Pasquale D’Acunzi, fedelissimo mastelliano e pronto a continuare l’impegno politico, sotto un altro simbolo, non più Udeur-.  Una nuova opportunità per il Paese, che deve tutelare gl’interessi dei giovani e dei disoccupati. Da alleati dei vincitori regionali, abbiamo mostrato come i nostri consensi pesino. Ma finora non siam stati rispettati. Stileremo liste per le prossime competizioni, che se troveranno intenti sinergici, saranno comuni, altrimenti procederemo autonomamente, per la rappresentanza anche cittadina.” “Che in questo delicato momento del Paese- ha aggiunto Paolo Del Mese- richiede ulteriore sforzo, in termini di passione e non di utilitarismi. Urge una seria azione territoriale, approfittando del clima di tensione che vige negli schieramenti. E che noi possimao sfruttare a nostro attivo, meritando il consenso per un operato concreto con obiettivi programmatici. Riorganizzarci e rinsaldare le file, d’uopo per guardare a nuovi scenari politici.” “Essendo fuori dalle amministrazioni provinciali-ha concluso Mastella-anche se abbiam concorso alla vittoria del governatore campano Caldoro, non ci sentiam gratificati d’un assessorato conferitoci. Le nostre 100.000 preferenze pesano! La ricaduta di scarsi consensi al Pdl, sotto gli occhi di tutti. Fini si deve attrezzare, Berlusconi teme il senato, avendo una maggioranza risicata. Alle prossime politiche, il ruolo del Pdl calerà senza dubbio. Se si andasse ora alle urne, probabilmente il centro-destra registrerebbe un astensionismo spaventoso. La mia avanzata candidatura a sindaco di Napoli, per i tanti problemi che vive la città. Un consiglio comunale paralizzato da mesi. Anche se scendesse in campo il Ministro Mara Carfagna, non mi tirerei indietro. Ovviamente, tale impegno anche per Salerno, dove si dovrà stilare una rosa di candidati. Se ora venisse l’Associazione Principe Arechi, chiedendomi di approntare lista unica, rifiuterei, non essendo finora stato onorato il nostro apporto elettorale. Mi rendo conto che la politica è anche rischio. E nessuno può vantare la vittoria. Lo stesso Udc, ancora ondivago. Sicilia docet. Anche per noi vale il discorso di guardarci intorno, per gli apparentamenti. La crisi della politica investe le coalizioni: se penso alla Lega, rammento a tutti che il suo, il nostro modello. Ci riattrezziamo sui territori, per riannodare i consensi e partire per le amministrative con dignità e capacità di presentarci anche da soli, se il Pdl, continuerà a mortificarci politicamente.”

2 pensieri su “Salerno: Mastella “Mi candido a sindaco di Napoli anche con Carfagna”

  1. perchè avete censurato il mio commento????

    mi fa specie che una ” muro” di libertà come il vostro non pubblichi un commento di dissenzo e di irritazione.
    in bocca al lupo

  2. Sono estremamente indignato…..
    Come si permettono questi figuri a voler rappresentare ancora il SUD, il nostro MERIDIONE, dopo che per decenni lo hanno prima lusingato, e dopo derubato, oltraggiato, spogliato, violentato???

    Per questi “signori” è esistito solo la clientela: il bisogno delle famiglie e la fame dei loro figlie è servito come ricatto per un posto di lavoro.
    Hanno mantenuto il nostro SUD senza lavoro, per poterlo meglio ricattare, mercificando il voto ed il consenso.
    Tuttavia, chi mi fa più pena, non sono quei figuri in epigrafe, ma chi ancora sta ad applaudirli, sperando in un improbabile tozzo di pane.
    Per questi papaveri, la dignità, la meritocrazia, un titolo di studio meritatamente conseguito è pura evanescenza.
    Brunetta ha avuto ragione a dire che fin tanto ci si affida ancora a questi mascalzoni, il cancro della corruzione e quindi della camorra non lo estirperemo mai.
    VERGOGNATEVI……….. l’ITALIA , il SUD saprà manifestare il suo dissenso: saprà fare a meno di voi.
    E che il lupo vi mangi

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