Napoli: Immigrati tra disagi, disservizi e furbetti

Alfonso Angrisani

Nei precedenti articoli abbiamo dedicato ampio spazio ai settori produttivi presso i quali trovano sistemazione  i tanti lavoratori immigrati che sono domiciliati nella nostra regione. Questa volta abbiamo voluto toccare con mano i tanti disagi che vivono i cittadini immigrati che risiedono a Napoli città . Secondo stime ufficiali  i cittadini stranieri che risiedono in città ammontano a circa 25000 unità , a questi vanno aggiunto coloro che sono ancora in attesa di regolarizzazione, oltre coloro che vivono privi di un documento di soggiorno idoneo ovvero gli irregolari ., le nazionalità presenti sono circa ottanta  mentre i luoghi di culto non cattolici ( ortodossi , copti, musulmani , induisti e buddisti) presenti in città sono circa una decina.  Tra le comunità più rappresentate ricordiamo la ucraina, la cingalese, e la cinese . altrettanto sono diversi gli esercizi commerciali etnici . Tralasciando ora , i vari aspetti legati alle presenze degli immigrati , è opportuno calarci nei problemi che ruotano  attorno a costoro . Scendiamo a piazza Garibaldi una delle strade più caotiche della città.  punto di crocevia delle persone più disparate  puoi trovarci sia l’ uomo d’affari  che prostituta , sia vagabondo .che lo  studente universitario, una zona degradata dove diventa invivibile la frequentazione dopo le nove di sera è una sera di giugno sono da poco passate le otto mi trovo nei pressi della fermata dell’autobus sotto la statua dell’eroe risorgimentale, l’afa fa diventare l’aria irrespirabile , li per caso conosco la signora Olena  cinquantatreenne , ucraina di professione domestica  ha da poco finito di lavorare ,dopo circa 10 ore di lavoro , passando da una abitazione all’altra dislocate in vari punti di Napoli  , dopo uno scambio di battute  , Olena  mi confida  di attendere ancora una risposta sull’esito della sua domanda di regolarizzazione presentata a settembre 2009 , la vedo preoccupata , mi ha detto che oltre al costo della regolarizzazione gravato interamente sulla sua retribuzione mensile  ha  dovuto offrire una sorta di contributo ammontante ad euro 300 per un signore un faccendiero che ha inoltrato la domanda per via telematica , infatti durante le regolarizzazione colf e badanti che furono disciplinate con la legge 3 Agosto 2009 n°102 molti personaggi dai contorni poco chiari s’improvvisarono intermediari. La signora fino a qualche mese fa si è recata diverse volte presso lo sportello Territoriale per l’immigrazione di Napoli , ma purtroppo gli impiegati delle Prefettura Partenopea non sono stati in grado di risolvere il problema anzi usando modi bruschi hanno invitato Olena a pazientare oppure a consultare lo stato della domanda tramite web, che il più delle volte non funziona. Sono da poco trascorse le nove di sera , il sole ormai è tramontato,  nel cielo , si  intravede  qualche stella , mi trovo in un locale sul lungomare Partenope  , nei pressi di Castel dell’Ovo  , ho il piacere di parlare  con la cameriera del Bar si chiama Tsira ventiduenne di cittadinanza georgiana , vive in Italia da circa cinque anni assieme ai suoi genitori , mi spiega delle difficoltà che ha dovuto incontrare a sorella per trovare a recuperare la documentazione per i propri figli , girando da una municipalità all’altra , alla fine  data l’urgenza dei documenti ha dovuto pagare secondo modalità inique qualche impiegato del comune, per velocizzare l’eventuale rilascio dei documenti , diversi sono i cittadini che  incappano in queste situazioni , frequenti sono i casi del genere che ho sentito durante la mia attività professionale casi simili, Nella tarda serata , trovo una vecchia conoscenza si chiama Dimutu cingalese , lavora presso un negozio di casalinghi del Pendino , la sua giornata lavorativa inzia alle 07:30 e termina alle nove di sera orario continuato percependo mensilmente una paga di 500 , 00 euro mensili, vive assieme ad altri 4 connazionali in un locale terraneo che non rispetta i parametri della idoenità alloggiativa situato in prossimità di Piazza Carità .privo di contratto , in uno spazio angusto .Questi sono alcuni esempi dei problemi che toccano la popolazione di immigrati residenti a Napoli , innumerevoli sono gli esempi che si possono fare . Troppi sono i disservizi che si registrano , e questo è dovuto all’inerzia sia degli Enti preposti  . In questo clima di confusione , e di disperazione a trarne vantaggio sono esclusivamente qualche furbetto dotato di acume e di buona dialettica ,  che ingiustamente guadagna cifre esorbitanti a danno dei poveri immigrati , eludendo le leggi dello stato si in materia di immigrazione che fiscale .