Castellabbate: risorsa Mare, Fasolino “Contatti con il Ministero per Area Protetta”

L’assessore Antonio Fasolino, con delega alla Risorsa Mare, interviene sulla questione dell’Area Marina protetta di Santa Maria di Castellabate, istituita con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 21/10/2009 e collegato Regolamento attuativo di cui al decreto n.220 del 28/07/2009 in GU 82 del 09/04/2010. L’area marina è oggetto di contesa giurisdizionale innanzi al TAR Campania – Sezione di Salerno – per effetto di duplice ricorso amministrativo proposto dal Comune di Agropoli e, separatamente, dalla Cooperativa Nuova Pescatori Agropolesi e notificato, tra gli altri, alla Provincia di Salerno quale ente interessato. La discussione della sospensiva, richiesta in via cautelare dagli avvocati costituiti, è fissata innanzi al Giudice amministrativo per domani 1 luglio. L’Assessore alla Risorsa mare, verificate le doglianze a base dei proposti ricorsi amministrativi ed approfondita la delicata questione, ha tentato una mediazione tra le parti interessate, con particolare riferimento agli enti locali compresi nell’ambito provinciale ed all’ente parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, cui è affidata la gestione della riserva marina. L’Assessore Fasolino ha manifestato le proprie perplessità in relazione alla mancata concertazione tra gli enti locali interessati di una questione così delicata ed abbisognevole del congiunto apporto di tutti i Comuni interessati, anche se non direttamente ricompresi nel territorio dell’area di riserva. Le limitazioni, normalmente connesse ad un’area protetta, investono le economie, delicate e già particolarmente provate, di un territorio maggiormente vasto rispetto a quello del Comune di Castellabate, cui l’area si riferisce direttamente, talché pare opportuno un allargamento del tavolo decisionale anche alle comunità locali comunque interessate all’argomento. Il decreto istitutivo non pare utile ai fini dello sviluppo del territorio né, così come redatto, pare rispondere ad effettive esigenze di tutela ambientale, con particolare riferimento ad alcuni aspetti discriminatori. I ricorsi amministrativi, come proposti, indipendentemente dalla fondatezza giuridica degli stessi, risultano utili per riaprire, di concerto col Ministero competente, un tavolo tecnico al fine di meglio definire e precisare alcuni aspetti, tanto del decreto istitutivo quanto del connesso regolamento attuativo, che allo stato lasciano dubbiosi. L’Assessore Fasolino riferisce infine che sono stati presi contatti con il Ministero dell’Ambiente, che si è reso disponibile in linea di principio ad un confronto per eventuali modifiche del decreto e del regolamento istitutivo dell’area protetta.